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Andrea Baldassin morto in moto a 23 anni, l’appello della madre: “Chi sa qualcosa ci contatti”

La famiglia di Andrea Baldassin, 23 anni, vittima di un incidente stradale nella notte tra sabato e domenica sulla circonvallazione di Milano, ha lanciato un appello a chiunque abbia informazioni sulle cause dello schianto. Il giovane ha perso il controllo della sua moto in via Santa Sofia e ha colpito con violenza l’asfalto. A causa delle ferite riportate è deceduto poco dopo in ospedale. “Vi prego con tutto il cuore di contattarci”, è la richiesta diffusa sui social network.
A cura di Simone Gorla
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Andrea Baldassin, 23 anni
Andrea Baldassin, 23 anni

"Vi chiedo di contattarmi o contattare la mia famiglia riguardo a un incidente avvenuto la notte tra l’8 e il 9 di giugno in via Santa Sofia a Milano". È l'appello di Davide, il fratello maggiore di Andrea Baldassin, 23 annivittima di un tragico incidente stradale avvenuto sabato scorso in via Santa Sofia, nel centro di Milano, nei pressi dell'università Statale e dell'ospedale Policlinico. "Vi prego con tutto il cuore di contattarci, se volete restare nell’anonimato contattare la polizia municipale di Milano e comunque di fare girare questo post", ha scritto sui social il parente della giovane vittima della strada. "Ormai il mio Andrea non c'è più e nessuno me lo potrà restituire, ma vogliamo sapere la verità su quello che gli è successo", ha spiegato a Fanpage.it la mamma di Andrea, Egle Villa. "Io so che il casco era a norma e la sua moto era nuova e ancora in rodaggio. Mio figlio era un tipo preciso e non avrebbe rischiato di rovinare lo scooter, per cui non credo stesse andando troppo forte", spiega la madre.

L'incidente nella notte di sabato in via Santa Sofia a Milano

L'incidente è avvenuto attorno alle 2.45 di sabato 8 giugno. Andrea tornava da una serata in compagnia di un amico ed era in sella alla sua Honda Forza 300. Mentre stava percorrendo la circonvallazione interna provenendo da via Molino delle Armi, per cause ancora da accertare ha perso il controllo del mezzo ed è finito per terra, colpendo con violenza l'asfalto e le barriere del cantiere della metropolitana. Sul posto sono arrivate due ambulanze e un'automedica e il 23enne è stato trasportato d'urgenza al Policlinico. In un primo momento il ragazzo era cosciente e sul suo corpo non c'erano ferite visibili, ma in breve le sue condizioni sono precipitate. È stato rianimato e quindi operato per arginare un'emorragia interna, ma purtroppo non ce l'ha fatta.

Ancora da accertare le cause del tragico schianto

Resta da capire cosa abbia provocato lo schianto: gli agenti della polizia locale stanno svolgendo tutte le verifiche del caso ed è stata disposta l'autopsia. Al momento non viene esclusa nessuna ipotesi, da quella di una fatalità al possibile coinvolgimento di altre persone. Al momento non sono state individuate responsabilità da parte di altri. "Noi temiamo che possa essere stato speronato perché, anche se il colpo sulla moto è avvenuto nella parte anteriore, aveva la targa saltata e la marmitta schiacciata in avanti", spiega la madre del 23enne. Al momento dell'incidente non c'erano testimoni e per questo ora la famiglia chiede a chiunque possa sapere o avere visto qualcosa di farsi avanti. "È stato mio figlio Davide, dopo aver parlato con gli agenti, a scrivere l'appello su Facebook. Andrea era il piccolo di casa, di tredici anni più giovane di suo fratello – racconta Egle -Dopo la ragioneria ha fatto molti lavoretti precari, stage. Aveva appena deciso di tornare a studiare, voleva iscriversi all'università".

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