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Morti sul lavoro, è emergenza in Lombardia: “97 vittime dall’inizio dell’anno”

Dall’inizio dell’anno in Lombardia sono 97 i morti sul lavoro. Il dato è stato diffuso dal sindacato Cisl dopo l’ultimo incidente mortale che si è verificato nel pomeriggio di oggi a Gorla Minore, nel Varesotto: vittima un operaio di 39 anni rimasto schiacciato dai rulli di un macchinario industriale. “La Lombardia è la sola regione del Nord Italia che rileva un dato in aumento rispetto allo stesso periodo del 2018”.
A cura di Francesco Loiacono
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L'ultima vittima è l'operaio di 39 anni rimasto incastrato tra due rulli di un macchinario industriale a Gorla Minore, in provincia di Varese. L'uomo è deceduto nel pomeriggio di oggi poco dopo essere stato trasportato in ospedale. Ma il bilancio dei morti sul lavoro in Lombardia, dall'inizio dell'anno, è purtroppo in costante e quasi quotidiano aggiornamento: da gennaio, secondo quanto ha reso noto quest'oggi il sindacato Cisl, sono già 97 le vittime. Un'emergenza, anche perché i dati regionali sono in controtendenza rispetto allo scorso anno: "La Lombardia è la sola regione del Nord Italia, insieme alla provincia autonoma di Bolzano, che rileva un dato in aumento rispetto allo stesso periodo del 2018 (gennaio-luglio), quando le denunce all'Inail erano state 83", ha detto il segretario di Cisl Lombardia Pierluigi Rancati.

L'allarme del sindacato Cisl: Su salute e sicurezza sul lavoro si è abbassata la guardia

Da gennaio fino a luglio di quest'anno l'Inail (Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) ha registrato 88 denunce di incidenti mortali sul lavoro, a cui si devono aggiungere i nove decessi certificati ad agosto dalle Agenzie per la tutela della salute della Lombardia. Numeri pesanti, dietro cui ci sono – è sempre bene ricordarlo – intere famiglie distrutte dal dolore. Le "ricette" proposte per cercare di arginare questa piaga sono sempre le stesse, e la sensazione, guardando i numeri che continuano ad aumentare, è dunque che non bastino oppure non vengano mai applicate correttamente: "La prima azione da fare è il rafforzamento delle attività ispettive e di controllo sul rispetto delle norme antinfortunistiche, per promuovere una diffusa cultura della prevenzione e una migliore gestione dei rischi nel lavoro", ha spiegato Rancati che ha chiesto a Regione Lombardia "un impegno più concreto e responsabile per contrastare gli effetti infausti di un evidente e diffuso abbassamento della guardia su salute e sicurezza sul lavoro".

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