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Morti avvelenati dal tallio, il veleno comprato nello stesso negozio della coppia dell’acido

L’azienda scelta da Mattia Del Zotto è la stessa dove nel 2014 Andrea Magnani, il complice di Alex Boettcher e Martina Levato, la ‘coppia dell’acido’, aveva acquistato la bottiglietta utilizzata dai due fidanzati negli agguati.
A cura di Enrico Tata
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Per comprare il tallio che ha ucciso la zia e i nonni paterni, Mattia Del Zotto ha speso 248,88 euro, pagati in contanti. Si è rivolto a otto aziende e ha chiesto informazioni anche sull'arsenico, ma alla fine quella che ha scelto, hanno ricostruito gli inquirenti, è la stessa dove nel 2014 Andrea Magnani, il complice di Alex Boettcher e Martina Levato, la ‘coppia dell'acido', aveva acquistato la bottiglietta utilizzata dai due fidanzati negli agguati. Secondo gli investigatori, comunque, si tratta di una pura coincidenza. Il tallio, dimostrano gli scambi di mail con l'azienda, è stato acquistato il 15 settembre, giorno del compleanno di Mattia.

Oggi l'interrogatorio di Mattia Del Zotto

Il 27enne di Nova Milanese, arrestato mercoledì e accusato di triplice omicidio e tentato omicidio di altre cinque persone, sarà ascoltato dal gip di Monza Federica Centonze. "Volevo sterminare gli impuri. Non sapete mai perché l'ho fatto", ha detto ai carabinieri al momento dell'arresto. Freddo e spietato. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il ragazzo ormai viveva chiuso nella sua stanza in preda a quella che la mamma ha definito una crisi mistico-religiosa. La password del suo computer era "GloriosoDio". Nel carcere di Monza, dov'è recluso, il Del Zotto è sorvegliato giorno e notte e si trova in isolamento, in una cella dove neanche c'è la televisione. L'altra notte ha chiesto dei libri per studiare l'ebraismo, religione a cui dice di essersi convertito. Gli agenti carcerari gli hanno consegnato un'edizione della Bibbia. Probabilmente presto con lui parlerà uno psichiatra al fine di accertare quali siano le sue condizioni psicologiche e verificare eventuali patologie psichiatriche.

Per gli inquirenti, riportava ieri il Giorno, il 27enne si sarebbe ispirato ad alcuni film per il suo delitto. Primo tra tutti ‘The young poisoner’s handbook’, cioè ‘Il manuale del giovane avvelenatore’ e poi ‘Un cavallo per la strega’, una pellicola del 1995 che racconta la storia di un serial killer inglese.

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