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Tifoso dell'Inter morto dopo la partita con il Napoli

Morte ultrà Belardinelli, il racconto del “Rosso”: “Investito da un’auto quando era già a terra”

Il leader dei tifosi nerazzurri della Curva Nord sarà ascoltato questo pomeriggio dal gip: Piovella ha raccontato agli inquirenti di aver visto Daniele Belardinelli già a terra prima di essere investito da un auto durante i concitati momenti degli scontri. Il capo dei Boys San ha poi negato di essere l’organizzatore dell’agguato ai tifosi del Napoli.
A cura di Chiara Ammendola
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Daniele Belardinelli
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Era già a terra Daniele Belardinelli, prima che un'auto nera, forse un'Audi A3, gli passasse sopra, sia con le ruote anteriori che con quelle posteriori provocandogli così quelle ferite poi risultategli fatali. A raccontarlo agli investigatori è Marco Piovella, il leader dei Boys San, gruppo di tifosi nerazzurri della Curva Nord, arrestato due giorni fa con le accuse di rissa e lesioni. Il "Rosso", questo il suo soprannome ha fornito la propria versione dei fatti di quanto accaduto il 26 dicembre a Milano, poco lontano da San Siro, quando gli ultras di Inter e Napoli si sono scontrati poco prima dell'inizio della partita di serie A tra le due squadre. Una vera e propria guerriglia terminata col ferimento di quattro tifosi del Napoli e con la morte di Daniele Belardinelli, ultrà del Varese, investito da un'auto proprio durante quei violenti scontri.

L'auto è passata sopra il corpo di Daniele a bassa velocità

"Dede (il soprannome col quale era conosciuto Belardinelli ndr) era sull'asfalto – racconta Piovella – non so se perché perché scivolato o caduto accidentalmente. Negli stessi istanti ho visto un’autovettura, a bassissima velocità o addirittura quasi ferma, passare sopra il corpo di Daniele, con le ruote anteriore e posteriore destra. Ho avuto anche la sensazione che le ruote slittassero nella circostanza. Non ricordo poi se l’autovettura si allontana immediatamente, lentamente o velocemente. In merito all’autovettura, ricordo che era una macchina scura, di dimensioni che mi sono parse normali, ma su questi dettagli non ho certezze perché la mia attenzione era su Daniele". È quanto si legge nel verbale della deposizione del leader dei Boys San ascoltato in questura il 29 dicembre, due giorni prima dell'arresto. Una versione dunque che potrebbe riportare in auge l'ipotesi che vede un gruppo di tifosi del Napoli alla guida della vettura e non qualcuno trovatosi lì per caso che avrebbe accidentalmente investito Belardinelli. Questo racconto smentirebbe infatti anche la versione che vedeva l'auto che ha investito l'ultrà del Varese transitare nella corsia opposta a quella dove si stavano verificando gli scontri.

Oggi Piovella sarà ascoltato dal gip

Al momento né l'auto né la persona alla guida sono stati individuati ma gli agenti della Digos si dicono fiduciosi in merito. Intanto quest'oggi Piovella il Rosso verrà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari Guido Salvini: il leader dei Boys San dovrà difendersi dalle accuse di essere la mente organizzatrice del raid degli ultras nerazzurri contro i tifosi del Napoli. Versione portata avanti da uno dei tre tifosi dell'Inter arrestati poco dopo gli scontri, il cosiddetto Gigante, Luca Da Ros, l'unico dei tre ad aver parlato con gli investigatori secondo cui il 34enne imprenditore milanese era stato il fautore di quegli scontri definiti dal questore Marcello un agguato "ignobile e squadristico".

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