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Morte di Andrea Pinketts, Milano perde uno dei suoi scrittori simbolo. L’ultimo video

Con la scomparsa di Andrea G. Pinketts Milano perde uno dei suoi scrittori simbolo, divenuto icona inconfondibile tra le vie e nei locali della città col suo sigaro e il suo abbigliamento spesso eccentrico. Pinketts ha raccontato l’anima più noir della città, contribuendo assieme ad altri colleghi scrittori a rivitalizzare il filone letterario del “giallo Milano”.
A cura di Francesco Loiacono
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Un frame dell'ultimo video sul canale Youtube di Andrea G. Pinketts
Un frame dell'ultimo video sul canale Youtube di Andrea G. Pinketts

Con la morte di Andrea G. Pinketts, al secolo Andrea Giovanni Pinchetti, Milano perde uno dei suoi scrittori simbolo. Qualcuno tra i detrattori del 57enne meneghino doc potrà forse storcere la bocca pensando a tanti riferimenti letterari più raffinati rispetto al creatore del commissario Lazzaro Santandrea, l'alter ego di Pinketts che ha scandagliato l'anima più noir del capoluogo lombardo in molti romanzi. Ma Pinketts era diventato davvero uno dei simboli della sua città: il suo sigaro, l'abbigliamento eccentrico, la parlata particolare ne avevano fatto un'icona che, anche grazie alle apparizioni televisive (è stato spesso ospite del "Maurizio Costanzo show" ma anche di qualche edizione de "L'Isola dei famosi") era divenuta molto riconoscibile in città. A Milano Pinketts era citato anche da alcuni siti web sulle cose da vedere in città: il suo nome era indissolubilmente legato al locale "le Trottoir", sui cui tavoli (prima in corso Garibaldi e poi in piazza XXIV maggio) Pinketts scriveva e si poteva spesso incontrare seduto, anche da solo, sempre con l'immancabile sigaro.

Pinketts ha rivitalizzato il filone della Milano noir

Alla fine è stato proprio quel "fottutissimo cancro in gola" di cui lui stesso aveva parlato ad aprile a stroncarlo. Nell'ultima settimana le sue condizioni di salute, già da tempo critiche, sono peggiorate e hanno portato al suo decesso. In quello che è forse il suo ultimo video, apparso sul suo canale Youtube lo scorso 3 dicembre, lo scrittore era tornato a parlare del suo commissario, Lazzaro Santandrea: "È un personaggio autobiografico, è un alter ego, un'altra coscienza da me, fa delle cose che io non ho fatte ma che potrei fare o viceversa fa delle cose che io farò non appena mi libero del bastone della mia malattia", aveva detto agitando il bastone che lo accompagnava da tempo e mostrando uno dei romanzi che vedono Santandrea protagonista, "Il conto dell'ultima cena". Tanti altri suoi romanzi campeggiano in molte librerie nelle apposite sezioni sul "giallo milanese" o la "Milano noir", un filone che lo stesso Pinketts ha contribuito a rivitalizzare assieme a tanti colleghi: Gianni Biondillo, Hans Tuzzi, Dario Crapanzano e tanti altri, tutti ispirati dai maestri Giorgio Scerbanenco e Renato Olivieri.

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