Morte Bernardo Caprotti, la proposta: “Ambrogino d’Oro alla memoria”
Assegnare l'Ambrogino d'oro alla memoria a Bernardo Caprotti. Questa la proposta che da più parti sta rimbalzando a Milano all'indomani della morte del patron di Esselunga, che proprio dal capoluogo lombardo mosse i primi passi nella sua avventura imprenditoriale. A spingere per il riconoscimento postumo per Caprotti è stato, tra i primi, l'onorevole Maurizio Bernardo (Area popolare), presidente della commissione Finanze della Camera: "Con la scomparsa di Bernardo Caprotti, l’Italia perde uno degli imprenditori più illuminati che seppe sin subito cogliere le grandi potenzialità della grande distribuzione e intercettare i bisogni degli italiani. Le giovani generazioni sappiano trarre insegnamento dalla sua grande lungimiranza", ha affermato Bernardo in una nota, proseguendo: "Il Consiglio comunale di Milano convochi quanto prima la capigruppo e decida di assegnargli l’Ambrogino d’Oro alla memoria".
La proposta è stata accolta con ampi spiragli da parte del sindaco Beppe Sala, che ha però detto che, essendo materia del Consiglio comunale, spetterà di fatto al Consiglio decidere. Non è la prima volta che il nome di Caprotti viene indicato per la massima onorificenza cittadina. Quando era in vita, però, l'imprenditore aveva sempre rifiutato l'Ambrogino: era accaduto nel 2007 e nel 2011.