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Modella inglese rapita: da Londra sì all’estradizione del fratello del presunto carceriere

Un giudice di Londra ha deciso di autorizzare l’estradizione in Italia di Michal Herba, il fratello del presunto carceriere della modella inglese Chloe Ayling. Michal Herba era stato arrestato il 16 agosto a Birmingham. Il fratello, Lukasz, è in carcere a Milano dallo scorso 17 luglio, quando consegnò al consolato inglese la modella 20enne dopo averla tenuta segregata per sette giorni, tra l’11 e il 17 luglio.
A cura di Francesco Loiacono
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Le autorità della Gran Bretagna hanno deciso di autorizzare l'estradizione in Italia di Michal Herba, il fratello del presunto carceriere della modella inglese Chloe Ayling. Michal Herba era stato arrestato a Birmingham il 16 agosto. Il fratello, Lukasz, è invece in carcere a Milano dallo scorso 17 luglio, quando consegnò al consolato inglese la modella 20enne dopo averla tenuta segregata per sette giorni, tra l'11 e il 17 luglio. Sulla vicenda del presunto rapimento, tuttora avvolta da un fitto mistero, è aperta un'inchiesta da parte della procura di Milano, coordinata dal pubblico ministero Paolo Storari. Stando alle indagini della Direzione distrettuale antimafia e della squadra mobile milanese, i due fratelli avrebbero organizzato il rapimento della modella per accreditarsi nel sottobosco criminale che si trova nel "deep web", quella parte oscura della rete dove avvengono molti traffici illeciti.

La modella sarebbe stata drogata, spogliata nuda e messa in una valigia

La 20enne Chloe Ayling fu attirata in Italia con la scusa di un servizio fotografico. Poi, però, sarebbe stata drogata, spogliata nuda e infilata in una valigia, nella quale ha viaggiato tra i due diversi nascondigli affittati dai rapitori: uno alla periferia sud di Milano e l'altro in provincia di Torino, in una baita di montagna. La modella, come ha riferito lei stessa nelle numerose interviste rilasciate dopo la vicenda, è sempre stata trattata bene dai suoi rapitori. Alcune circostanze del presunto rapimento hanno anche sollevato, soprattutto da parte dei media britannici, il dubbio che tutta la vicenda sia stata una messinscena. Secondo gli inquirenti e secondo l'avvocato della ragazza, Francesco Pesce, ci sono però molti riscontri che avvalorano l'ipotesi del rapimento. I due fratelli polacchi avevano chiesto un riscatto al manager e ai famigliari della ragazza – 300mila euro e successivamente 50mila -, con la minaccia di metterla in vendita nel deep web offrendola al miglior offerente. Una minaccia che poi non è stata messa in pratica. Il profilo di uno dei rapitori, Lukasz, è quello di un "mitomane avventuriero". Adesso le autorità italiane aspettano di interrogare anche il fratello Michal, che però potrà ancora fare ricorso contro la decisione del giudice di Londra.

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