Milano, villaggio di Natale travolto dalle critiche e chiuso: pronte 3mila richieste di rimborso
Oltre tremila richieste di rimborso di clienti che vogliono indietro i soldi spesi per il biglietto del villaggio di Natale di Milano sono arrivate al Codacons della Lombardia, che ha avviato l'iter per un'azione di classe dopo le proteste e le polemiche che hanno travolto il villaggio "Il sogno del Natale", provocandone la chiusura anticipata.
Polemiche sul villaggio di Natale: tremila richiesta di rimborso
L'avventura del villaggio natalizio all'ippodromo di San Siro era iniziata male, con l'inaugurazione rinviata due volte, prima per l'intervento della magistratura che aveva messo i sigilli al cantiere per irregolarità nelle norme di sicurezza, poi a causa del maltempo eccezionale che aveva rallentato i lavori. All'apertura del villaggio, però, erano iniziate le proteste delle famiglie, deluse dalla condizione del villaggio. Invece del parco a tema natalizio con mercatino e clima di festa, si erano trovati davanti un cantiere aperto con fango, strutture instabili. Gli organizzatori avevano dato la colpa al maltempo e agli attacchi sui social, spiegando: "Siamo costretti a questa scelta perché i continui attacchi e le costanti denigrazioni avvenute sui canali social e digitali dei giorni scorsi hanno purtroppo raggiunto il loro effetto riducendo drasticamente la vendita dei biglietti e ponendoci nelle condizioni di non poter più sostenere i costi di gestione"
Il Codacons: Aspettative non veritiere, richieste di rimborso giustificate
Dopo le denunce e le proteste, su Facebook era nato un gruppo per riunire tutti i clienti del villaggio intenzionati a chiedere un rimborso, con oltre 2500 membri. Molti di questi si sono poi rivolti all'associazione a difesa dei consumatori. "Il problema è che il villaggio non rispetta le aspettative rispetto a come è stato sponsorizzato. È stato venduto un prodotto con una pubblicità ingannevole", ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato Valentina Danza. "Le aspettative create intorno al villaggio più grande dell’Europa non si sono rivelate veritiere – ha commentato Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons – le numerose lamentele dei consumatori, che appaiono giustificate sulla base dei vari video e dalle fotografie scattate presso il villaggio, lo dimostrano". Ora il Codacons chiede che la società organizzatrice rimborsi chi non ha potuto godere dello spettacolo promesso, ma anche le persone rimaste deluse.