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Milano, un nuovo grattacielo da 26 piani nell’ex sede Inps di via Melchiorre Gioia

Un nuovo grattacielo alto 120 metri andrà ad arricchire lo skyline del quartiere più avveniristico di Milano, Porta Nuova. Sorgerà entro il 2020 in via Melchiorre Gioia 22, al posto dell’ex sede Inps. Il progetto è firmato dallo studio di architettura Pelli Clarke Pelli Architects, mentre la regia è della Coima Sgr di Manfredi Catella, il re del mattone milanese. L’edificio rispetterà elevati standard di sostenibilità: sarà quasi a zero emissioni.
A cura di Francesco Loiacono
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Il rendering del nuovo grattacielo (in celeste)
Il rendering del nuovo grattacielo (in celeste)

Un nuovo grattacielo alto 120 metri andrà ad arricchire lo skyline del quartiere più avveniristico di Milano, Porta Nuova. Sorgerà in via Melchiorre Gioia 22, al posto dell'ex sede Inps di cui sono iniziati i lavori di demolizione dopo la bonifica dall'amianto. La firma sul grattacielo, che per ora si chiama Gioia 22, è dello studio di architettura Pelli Clarke Pelli Architects, lo stesso che ha progettato (tra gli altri edifici) il grattacielo Unicredit e le torri Petronas di Kuala Lumpur. La regia dell'operazione, invece, è della Coima Sgr di Manfredi Catella, ormai indiscusso re del mattone di Milano, che opera per conto di una controllata (al 100 per cento) di Adia (Abu Dhabi Investment Authority), cioè il fondo sovrano degli Emirati arabi.

Il nuovo grattacielo dovrebbe essere completato entro il 2020

La prima pietra del nuovo, avveniristico grattacielo, una sorta di scheggia di vetro che si allarga verso l'alto, sarà posata nell'estate del 2018: secondo il cronoprogramma l'edificio dovrebbe essere completato entro il 2020: "L'originale forma della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare – ha affermato l'architetto Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects – La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese".

L'edificio disporrà di oltre 6000 metri quadri di pannelli solari

Il nuovo grattacielo, alto 26 piani (più quattro interrati), occuperà una superficie lorda totale di 68.432 metri quadri. Nella nota di presentazione si sottolineano gli altissimi standard di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale che saranno rispettati: "Gioia 22 otterrà la certificazione Leed, adotterà un approccio Cradle to Cradle nella scelta dei materiali, limiterà i consumi energetici grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile e sarà attrezzato con sistemi per la green mobility". Nello specifico l'edificio disporrà di oltre seimila metri quadrati di pannelli fotovoltaici che consentiranno una riduzione del fabbisogno energetico del 75 per cento rispetto alle più recenti torri direzionali presenti a Milano, diventando così un palazzo quasi a consumo zero di energia. La riduzione annua di emissioni di anidride carbonica rispetto al precedente edificio, costruito nel 1961 e in disuso dal 2012, è stimata in 2.260 tonnellate: "Equivale – spiega nella nota Coima sgr – all’assorbimento di CO2 attribuibile a circa 10 ettari di bosco (4.500 alberi)". Ma certo se al posto del grattacielo fossero stati piantati degli alberi l'ambiente ne avrebbe beneficiato di più.

Pochi giorni fa la Coima ha acquistato un altro pezzo di Porta Nuova

Il palazzo un tempo sede dell'Inps era stato acquistato dalla Coima Sgr per 75 milioni di euro. Il nuovo grattacielo, ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, "sposta sempre di più lo sviluppo di Porta Nuova verso Melchiorre Gioia e Stazione Centrale". Una strategia in cui rientra anche l'acquisto alcuni giorni fa, sempre da parte della Coima Sgr, dell’ex parcheggio che si trova tra via Melchiorre Gioia e via Sassetti: "Milano può candidarsi come laboratorio europeo di innovazione nello sviluppo del territorio, con progetti di nuova generazione in grado di contribuire alla composizione di una ricetta italiana vincente nel realizzare edifici sostenibili che sappiano coniugare rendimento economico e sociale", ha affermato l'amministratore delegato di Coima Sgr Manfredi Catella.

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