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La Coima Sgr di Catella si compra un altro pezzo di Porta Nuova per 79 milioni di euro

La Coima Sgr di Manfredi Catella si è aggiudicata oggi un’area comunale di 32.208 metri quadri che si trova tra le vie Melchiorre Gioia, Pirelli e Sassetti, nella zona di Porta Nuova. Non c’erano altri concorrenti: la Coima Sgr ha presentato un’offerta di 78.880.000 euro, superiore di 1 milione e 461mila rispetto alla base d’asta. Gli oneri di urbanizzazione potrebbero servire in parte per la riapertura dei Navigli.
A cura di Francesco Loiacono
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È l'indiscusso re dell'edilizia di Milano, soprattutto da quando la stella di Salvatore Ligresti si è eclissata. Parliamo di Manfredi Catella, figlio d'arte (la famiglia fondò nel 1974 un'azienda di gestione immobiliare) e Ceo di Coima Sgr. La sua società si è aggiudicata oggi un'area comunale di 32.208 metri quadri che si trova tra le vie Melchiorre Gioia, Pirelli e Sassetti. Questa mattina si è svolta l'asta negli uffici comunali di via Larga. Non c'erano altri concorrenti: la Coima Sgr è l'unica ad avere presentato un'offerta, superiore di 1 milione e 461mila rispetto alla base d'asta, fissata a 77.419.000 euro. Per una cifra vicina a 79 milioni di euro (78.880.000), Catella si è comprato così un altro pezzo dell'area di Porta Nuova: un altro, perché con la statunitense Hines (in cui era entrato nel 2001) Catella è stato il protagonista della riqualificazione dell'area dove adesso sorgono i grattacieli dell'Unicredit, le due torri del Bosco Verticale di Milano e altri edifici di lusso, attorno all'avveniristica piazza Gae Aulenti. Un'area che a febbraio del 2015 è stata comprata dal Fondo sovrano del Qatar per cifre rimaste ignote, ma il cui valore è stimato in oltre due miliardi di euro.

Parte degli oneri di urbanizzazione potrebbero servire per la riapertura dei Navigli

Catella potrebbe dunque aver realizzato l'ennesimo affare della sua carriera di successo. Ci sono, naturalmente, dei vincoli che dovrà rispettare: come riporta la nota di Palazzo Marino, secondo quanto stabilito nel Piano di intervento integrato Garibaldi-Repubblica "Coima Sgr spa dovrà realizzare nelle aree funzioni terziarie e funzioni complementari (servizi e piccole attività commerciali) per un massimo del 10 per cento della superficie totale. Dovrà inoltre garantire aree destinate a verde, attrezzature pubbliche e spazi pedonali, un parcheggio pubblico e parcheggi pertinenziali privati. Dovrà infine farsi carico dell'eventuale costo di bonifica delle aree", che però potrebbe essere pari a zero: nella nota inviata da Palazzo Marino si sottolinea infatti che le indagini preliminari ambientali svolte "non hanno riscontrato contaminazioni del terreno per la destinazione d'uso finale". Il progetto per l'area dovrà essere concordato con il Comune, con la possibilità di promuovere concorsi di progettazione di alto profilo qualitativo.

"L’assegnazione a Coima Sgr spa avvia l’iter per realizzare un altro tassello di Porta Nuova che si sviluppa in direzione della Stazione Centrale", ha detto l’assessore all’Urbanistica, verde e agricoltura Pierfrancesco Maran, che ha poi rivelato un dettaglio interessante: "Le risorse recuperate rientreranno nel Piano Triennale delle Opere e potranno essere investite in larga misura nel Piano Periferie. Parte dei successivi oneri di urbanizzazione per la realizzazione del progetto, inoltre, potrebbero essere destinati al progetto di riapertura dei Navigli". Catella potrebbe dunque entrare anche nella realizzazione del "sogno" (come lo ha più volte definito Beppe Sala) di riaprire parte degli antichi Navigli di Milano.

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