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Milano, un grande bosco e un lago: ecco come saranno gli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo

Il progetto “Agenti climatici” dello studio olandese Oma e dei milanesi di Laboratorio Permanente ha vinto il concorso internazionale di rigenerazione urbana per gli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo, a Milano. Nelle due aree dismesse sorgeranno un grande bosco e un bacino per depurare le acque. Il masterplan verrà ora sottoposto a consultazione pubblica per arrivare a luglio al progetto definitivo.
A cura di Francesco Loiacono
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Il rendering dello scalo San Cristoforo
Il rendering dello scalo San Cristoforo

Un grande bosco per depurare l'aria e un bacino per depurare le acque. Sono le caratteristiche principali dei due ex scali ferroviari milanesi Farini e San Cristoforo nel progetto immaginato dal team formato da Oma (studio di progettazione olandese dell'architetto Rem Koolhaas, che ha firmato la sede Fondazione Prada) e dai milanesi di Laboratorio Permanente. È loro il masterplan vincitore del "Concorso Farini", gara internazionale promossa da Fs Sistemi Urbani (società del Gruppo Fs) e da Coima Sgr, società amministrata da Manfredi Catella che recentemente si è aggiudicata il "Pirellino" e che è una dei soggetti più importanti nella trasformazione urbana di Milano. Il progetto che si chiama "Agenti climatici" ha sbaragliato la concorrenza di altri quattro agguerriti competitor: Baukuh,  Arup, Grimshaw e Kengo Kuma and Associates Europe. Secondo la giuria presieduta da Dominique Perrault è questa la migliore "visione" di rigenerazione urbana per due dei sette scali abbandonati di Milano, vaste aree che si trovano all'interno del territorio cittadino e che grazie all'Accordo di programma siglato a luglio 2017 tra Comune, Regione Lombardia e Fs (proprietaria delle aree) saranno oggetto di una riqualificazione che promette di cambiare l'immagine del capoluogo lombardo.

Ecco cosa prevede il progetto vincitore

Il progetto vincitore propone due diversi dispositivi ambientali: nello scalo Farini sorgerà un grande bosco lineare che nelle intenzioni dei proponenti sarà in grado di "raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest e di depurare l’aria dalle particelle più tossiche. A San Cristoforo, vicino al Naviglio grande, sorgerà invece un lungo sistema lineare per la depurazione delle acque. Due "filtri ecologici", come hanno dichiarato i vincitori del concorso. Il presidente della giuria Dominique Perrault ha parlato di un progetto "rispettoso della storia urbana della città": "È una strategia di sviluppo urbano per poter vivere e lavorare nel nuovo quartiere di Farini e muoversi con spostamenti ciclabili pedonali dolci – ha detto Perrault in una nota – Il progetto propone di costruire un quartiere con un grande parco lineare da Porta Nuova verso Ovest, area Expo. È un quartiere duraturo e sostenibile che partecipa alla trasformazione della metropoli in Europa. Il progetto si inserisce nella strategia del comune di Milano per l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza urbana attraverso il ruolo delle alberature e degli specchi d’acqua che permettono di raffrescare l’aria per la città e ridurre l’impatto sulla salute delle persone dell’inquinamento. La parte di progetto relativa a San Cristoforo partecipa a questo equilibrio: un filtro ecologico verde è previsto in Farini e un filtro d’acqua a San Cristoforo".

Il progetto vincitore "dovrà integrarsi con il nuovo Piano di governo del territorio (Pgt) del Comune di Milano che prevede, fra l’altro, la copertura dei binari della stazione Garibaldi per realizzare un continuum con l’intervento di Porta Nuova", ha dichiarato Carlo De Vito, presidente di Sistemi Urbani. Il masterplan vincitore verrà sottoposto adesso a una fase di consultazione pubblica al termine della quale verrà definito il progetto definitivo. Il primo incontro è previsto il 17 aprile: entro luglio si saprà nel dettaglio come diventeranno gli ex scali Farini e San Cristoforo.

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