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Milano, subaffittava la casa popolare in nero e poi denunciava gli inquilini: arrestata 75enne

Una truffatrice di 75 anni e il suo complice di 47 sono stati arrestati a Milano. La donna, italiana, subaffittava il proprio alloggio popolare in nero a stranieri: poi dopo aver incassato il primo mese d’affitto li denunciava per occupazione abusiva, facendoli sgomberare. Ha ripetuto la truffa per sei volte. Il complice, un egiziano irregolare, le trovava gli inquilini e minacciava gli altri condomini.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Una truffa dal meccanismo tanto semplice quanto spietato, praticata sulla pelle di chi non ha lo status di cittadino regolare e, soprattutto, non ha un tetto sotto cui ripararsi. A eseguirla una donna di 75 anni originaria di Bari e residente in una casa popolare Aler in via Giambellino, a Milano. Aiutata dal suo complice, il "braccio": un cittadino egiziano di 47 anni, anche lui irregolare. I due sono stati arrestati dagli agenti del commissariato Porta Genova. L'anziana deve rispondere di occupazione abusiva, truffa ai danni dell'Aler, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e simulazione di reato. Il 47enne, con una lunga lista di precedenti penali, è invece accusato di occupazione abusiva e favoreggiamento di immigrazione clandestina in concorso e minacce gravi, ripetute e reiterate.

Subaffittava in nero, faceva sgomberare gli inquilini e si teneva l'affitto

Questo il modus operandi dei due. La donna subaffittava in nero il proprio alloggio popolare a cittadini stranieri, anche clandestini, chiedendo fino a duemila euro al mese. Nel frattempo andava a dormire dalla figlia, che abitava in un altro alloggio popolare a pochi metri di distanza. Una volta riscosso il primo mese d'affitto la proprietaria chiamava le forze dell'ordine e l'Aler, denunciando l'occupazione abusiva del proprio alloggio e facendolo così sgomberare dalla forza pubblica. Tornata in possesso dell'appartamento, ripeteva la truffa con altri ignari affittuari.

Il complice della 75enne minacciava di morte chi voleva denunciare la situazione

Da marzo di quest'anno, quando le era stato assegnato l'appartamento, gli agenti erano già intervenuti sei volte per occupazione abusiva. Il ripetersi degli episodi ha però insospettito la polizia, che ha iniziato a indagare sulla 75enne scoprendo la truffa. A insospettire gli agenti anche il fatto che, in occasione di uno sgombero, la donna avesse strappato dalle mani dei presunti abusivi un foglietto: si trattava, come hanno rivelato le indagini, dell'accordo ufficioso per l'affitto in nero. Il complice egiziano, che divideva i proventi del raggiro, aveva il ruolo di trovare gli inquilini e di minacciare i vicini di casa che avessero provato a denunciare lo strano via vai nell'alloggio: il 47enne risultava particolarmente credibile nel ruolo, anche per via dei suoi precedenti per sequestro di persona, violenze sessuali e lesioni. In un caso avrebbe detto a un'anziana condomina: "Devi stare zitta, ti ammazzo, ho il coltello sempre dietro…".

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