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Milano, striscione di Forza Nuova davanti al teatro in cui parla Liliana Segre

Uno striscione firmato da Forza nuova è apparso questa mattina a Milano davanti a un teatro che ha ospitato un incontro tra la senatrice a vita Liliana Segre e alcuni studenti. “Provocazione inaccettabile e intollerabile”, ha commentato la segretaria del Pd Milano Metropolitana Silvia Roggiani. E il Partito democratico propone di istituire anche in Lombardia una mozione contro l’odio, l’antisemitismo e il razzismo su modello di quella votata in Senato.
A cura di Francesco Loiacono
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Lo striscione di Forza nuova (foto di Silvia Roggiani)
Lo striscione di Forza nuova (foto di Silvia Roggiani)

Uno striscione firmato da Forza Nuova è apparso questa mattina davanti all'ecoteatro di via Fezzan a Milano, dove alle 10 la senatrice a vita Liliana Segre ha incontrato alcuni studenti assieme a don Gino Rigoldi. "Sala ordina, l'antifa agisce, il popolo subisce", è la scritta che campeggiava sullo striscione, la cui presenza è stata segnalata dal presidente del Municipio 6 Santo Minniti. Ironico il commento dell'esponente del Partito democratico: "Stamattina di fronte al Municipio 6 ho trovato questo striscione, poco prima dell'evento che faremo con Liliana Segre. Solo una cosa non mi è chiara: secondo voi va nel generico o nell'umido?".

La segretaria Pd Milano metropolitana Roggiani: "Provocazione intollerabile"

La segretaria del Pd Milano metropolitana Silvia Roggiani ha condannato duramente l'episodio, parlando di una "provocazione inaccettabile e intollerabile": "L'oltraggio dei neofascisti di Forza Nuova è indegno, perché offende tutti noi e la memoria antifascista di Milano, città medaglia d'Oro alla Resistenza. A chi nutriva ancora dubbi, ecco le prove. I fascisti cercano di tornare a galla e lo fanno colpendo Liliana Segre. E trovano forse sponda in quella destra che – solo una settimana fa – ha perso l'occasione di stare dalla sua parte", ha commentato Roggiani, riferendosi al voto sulla Commissione contro l'odio, il razzismo e l'antisemitismo in Senato che è stata approvata nonostante l'astensione di tutto il centrodestra. "Noi non abbiamo dubbi – ha aggiunto la segretaria del Pd metropolitano – stiamo dalla parte di chi, purtroppo, ha provato sulla sua pelle l'odio razziale, perché la memoria è l'unico antidoto possibile. E perché non staremo mai dalla parte di chi è stato sconfitto dalla storia". La Roggiani ha poi concluso: "Sappiano questi vigliacchi che Milano non si piegherà mai alle loro minacce".

"Non è mai stata nostra consuetudine prendercela con le donne, soprattutto se anziane – la replica di Forza Nuova – e non era certo rivolto a lei lo striscione che abbiamo affisso davanti al Municipio 6". E poi le accuse al Pd, e in generale alla sinistra, "che ha l'abitudine di sfruttare donne, anziani e bambini per fare politica, così come ha fatto nel Municipio 6, invitando la gentile signora Segre per deviare l’attenzione dalle proprie malefatte politiche". "Il nostro striscione – spiega Forza Nuova – aveva e ha esclusivamente lo scopo di richiamare l’attenzione sui recenti fatti di cronaca, relativi al racket delle occupazioni organizzato proprio nel territorio del Municipio da parte di esponenti dei centri sociali. Gli stessi centri sociali coccolati e tutelati dal sindaco e dalla sua giunta".

Il Pd: Istituire una commissione Segre anche in Lombardia

Intanto a Melzo e a Desio si sono verificate negli ultimi giorni due diverse aggressioni a sfondo razzista ai danni di ragazzini dalla pelle nera. Mentre a Orzinuovi, nel Bresciano, il giovane assessore alla Cultura Leonardo Binda, leghista, è stato immortalato in un video mentre faceva una battuta razzista paragonando una foca a un nero. Tanti campanelli d'allarme che hanno spinto il gruppo regionale del Pd a presentare una mozione urgente in Consiglio regionale per istituire, anche al Pirellone, una Commissione contro l'odio, il razzismo e l'intolleranza, proprio sul modello di quella istituita in Senato: "Riteniamo urgente affrontare i fenomeni d'odio che sembrano essere crescenti nel nostro Paese – ha commentato il consigliere Pietro Bussolati, primo firmatario della mozione -. Il popolo italiano è un popolo a grande maggioranza non razzista, ma proprio per questo bisogna separare le mele marce e stigmatizzare i comportamenti che sono pericolosi per tutte le minoranze, non solo quelle etniche ma anche quelle religiose, di genere, il tema della visibilità".

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