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Milano, striscione contro Salvini su un balcone: la Digos identifica il proprietario

La Digos di Milano ha identificato un uomo che questa mattina ha esposto uno striscione contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che sarà in città sabato 18 maggio per un comizio con altri leader sovranisti europei. Lo striscione, con la scritta “Salvini amico dei mafiosi e nemico dei poveri”, è rimasto al suo posto, ma l’autore è stato segnalato all’autorità giudiziaria. Sono tanti gli striscioni che stanno comparendo in città in vista del raduno sovranista: dopo quello fatto rimuovere a Brembate, infatti, l’associazione “I sentinelli di Milano” ha lanciato una mobilitazione invitando tutti i milanesi a esporre ai balconi e alle finestre delle loro abitazioni degli striscioni per manifestare il proprio dissenso nei confronti del leader leghista.
A cura di Francesco Loiacono
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Lo striscione e l'intervento della Digos (Foto: Abitanti di San Siro via Facebook)
Lo striscione e l'intervento della Digos (Foto: Abitanti di San Siro via Facebook)

Stanno diventando un caso gli striscioni polemici nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini, e soprattutto le reazioni delle forze dell'ordine a quelle che, in alcuni casi, sembrano essere semplicemente delle legittime manifestazioni di dissenso senza contenuti lesivi della onorabilità del ministro o insulti. Dopo l'episodio di Brembate (Bergamo) di alcuni giorni fa, quando i vigili del fuoco su ordine della questura hanno rimosso uno striscione con la semplice scritta "Non sei il benvenuto" per "motivi di ordine pubblico", questa mattina a Milano si è verificato un nuovo caso. Su un balcone di una palazzina in zona San Siro è apparso uno striscione con la scritta "Salvini amico dei mafiosi, nemico dei poveri". Stando a quanto comunicato da alcuni residenti del quartiere sul gruppo Facebook "Abitanti di San Siro", otto agenti in borghese della Digos di Milano si sono presentati alla porta del proprietario dell'abitazione in questione, intimandogli di rimuovere lo striscione e minacciando addirittura di sfondare la porta.

L'autore dello striscione identificato e segnalato all'autorità giudiziaria

Il proprietario di casa dopo alcuni minuti ha aperto la porta e ha discusso con gli agenti, rivendicando il proprio diritto a esporre lo striscione e a manifestare il suo pensiero. Nel frattempo, richiamati dal proprietario di casa, altri residenti del quartiere si sono radunati sotto la sua abitazione per dare vita a un presidio solidale. Gli agenti della Digos alla fine se ne sono andati senza rimuovere lo striscione: stando a quanto confermato a Fanpage.it dalla questura, tuttavia, il proprietario dell'abitazione è stato identificato e segnalato all'autorità giudiziaria, che adesso potrebbe eventualmente procedere qualora dovesse ravvisare gli estremi di un possibile reato.

Tanti gli striscioni apparsi a Milano in vista del comizio di Salvini

Lo striscione incriminato è solo uno dei tanti che stanno comparendo su diversi balconi e finestre in tutta Milano, in vista del comizio che il ministro dell'Interno terrà sabato 18 maggio assieme ad altri leader sovranisti europei per chiudere la campagna elettorale in vista delle elezioni Europee del prossimo 26 maggio. Dopo il caso di Brembate, infatti, l'associazione "I sentinelli di Milano" ha lanciato una mobilitazione racchiusa dall'hashtag "Salvini togli anche questo", invitando tutti i cittadini milanesi a esporre ai balconi e alle finestre delle loro abitazioni degli striscioni per manifestare il proprio dissenso nei confronti del leader leghista. L'appello dei Sentinelli è stato raccolto subito dall'assessore alle Politiche sociali di Milano Pierfrancesco Majorino, candidato col Pd alle prossime elezioni europee, e da altre associazioni come Mediterranea, Non una di meno e Insieme senza muri. Oltre alla "protesta degli striscioni", il 18 maggio il collettivo transfemminista "Non una di meno" ha anche organizzato una contro manifestazione per non lasciare Milano "in mano a Salvini e ai suoi alleati". L'evento si chiama "Gran galà del futuro" ed è strutturato in due momenti: una "chiamata alle arti" che si svolgerà a partire dalle 14 in piazza del Cannone (al Castello Sforzesco) e poi un corteo che partirà alle 16 da piazza Cairoli.

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