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Milano, emergenza smog e Pm10 due volte oltre i limiti: i cittadini monitorano la qualità dell’aria

Milano e altri centri della Lombardia continuano a soffocare per colpa di smog e polveri sottili, con livelli di Pm10 fino al doppio dei limiti. L’aria rischia di rimanere irrespirabile anche nei prossimi giorni, a causa delle condizioni meteo favorevoli all’ulteriore accumulo di inquinanti. Se la situazione non migliora, potrebbero scattare ulteriori divieti al traffico. La onlus Cittadini per l’aria ha lanciato un progetto di rilevazione partecipata per consentire ai cittadini di monitorare il livello di inquinanti a Milano e nei comuni dell’agglomerato che giunge fino a Como (ma anche a Roma, Napoli e Caserta).
A cura di Simone Gorla
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Smog e polveri sottili continuano a soffocare Milano e altri centri della Lombardia. Le concentrazione di Pm10 nelle centraline di rilevamento a Milano, Monza e Brianza, nel Lecchese e in alcune aree del Varesotto sono da giorni sopra la soglia di 50 microgrammi per metro cubo. I dati diffusi da Arpa, con riferimento alla giornata di sabato 11 gennaio, certificano nel capoluogo lombardo il quattordicesimo giorno di sforamento dei limiti di Pm10 negli ultimi quindici, con punte di oltre 100 microgrammi per metro cubo, oltre il doppio della soglia

Milano, polveri sottili ancora sopra il livello di guardia: possibili nuove limitazioni al traffico

Dopo la cappa di smog e nebbia dei giorni scorsi, l'aria rischia di rimanere irrespirabile anche nei prossimi giorni, a causa delle condizioni meteo favorevoli all'ulteriore accumulo di inquinanti. Restano in vigore quindi le limitazioni all'uso delle auto inquinanti e delle caldaie previste dalle norme regionali, che saranno interrotte solo se il livello di Pm10 scenderà per due giorni sotto la soglia di allarme. Se invece l'emergenza dovesse proseguire, scatterebbero i divieti ulteriori previsti dopo il superamento delle soglie per dieci giorni consecutivi. Quadro in miglioramento invece a Mantova, dove sono state revocate le misure temporanee di primo livello dopo il rientro dei valori.

Misurare lo smog da casa: il progetto dell'onlus Cittadini per l'aria

La cappa di smog che avvolge le grandi metropoli italiane (non solo Milano, l'allarme è scattato ora anche a Roma) riporta in primo piano il tema dell'inquinamento atmosferico nelle città. Proprio in questi giorni la onlus Cittadini per l’aria ha lanciato un progetto di rilevazione partecipata per consentire ai cittadini di monitorare il livello di inquinanti (per la precisione di biossido di azoto), a Milano e nei comuni dell’agglomerato che giunge fino a Como, a Roma e a Napoli, città metropolitana e Caserta

"Il biossido di azoto è un inquinante gassoso molto pericoloso per la salute umana, che proviene principalmente dai veicoli diesel ed è considerato un tracciante delle emissioni da traffico,  e le cui concentrazioni in queste aree superano sistematicamente il limite di legge", spiega l'associazione, che invita i cittadini e i commercianti a partecipare con l’obiettivo di dare "visibilità alla preoccupazione della popolazione per la critica qualità dell’aria e, allo stesso tempo, contribuire alla creazione di un grande data base che descriva la diffusione spaziale di questo inquinante nell’area urbana".  Il campionamento inizierà l’8 febbraio e durerà fino al 7 marzo; per partecipare alla campagna è necessario iscriversi al progetto entro il 20 gennaio 2020 dal sito dell’associazione.  Ogni partecipante potrà poi collocare un campionatore vicino a casa, o davanti a scuola o vicino al proprio studio o ospedale; dopo un mese dovrà essere recuperato e restituito per le analisi.

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