Milano, Seveso e Lambro esondati, scuole chiuse. Cede sponda del Naviglio
Nel pomeriggio di mercoledì 12 novembre le forti piogge che si sono abbattute su tutta la Lombardia hanno provocato l'esondazione dei fiumi Seveso e Lambro a Milano. Dopo una prima fuoriuscita nel pomeriggio, le acque del Seveso hanno invaso in serata i quartieri Niguarda e Isola a nord della città, storicamente i più colpiti dalle frequenti inondazioni del fiume, che nel tratto cittadino scorre intubato sottoterra. La seconda esondazione ha interessato viale Fulvi Testi, viale Zara e la circonvallazione di viale Marche. Allagate anche alcune stazioni della metropolitana, come Istria e Garibaldi. Numerosi i disagi per i mezzi di trasporto, con linee deviate e autoveicoli in panne nelle strade trasformate in fiumi.Intorno alle ore 16.30 di mercoledì a complicare la situazione è arrivata anche la piena del fiume Lambro: tre comunità ospitate nell'omonimo parco sono state evacuate ed è stato allestito il centro sportivo di via Cambini per l’accoglienza delle persone, molte delle quali anziane e malate. A causa del maltempo ha ceduto anche un pezzo dell'argine del Naviglio Pavese, al momento chiuso come gli altri navigli milanesi per i lavori di riqualificazione in vista di Expo 2015.
Milano, Seveso e Lambro esondati nella notte
Per gestire l'emergenza il Comune di Milano ha impiegato 60 pattuglie della Polizia locale (40 per il Seveso, 20 per il Lambro) oltre a sette equipaggi della Protezione civile comunale, uomini e mezzi del servizio idrico integrato di Mm, Atm, Amsa, Milano Ristorazione, Croce Rossa. La situazione è lentamente migliorata già nella notte di mercoledì, anche grazie al fatto che le piogge sono cessate. Giovedì mattina l'allarme è cessato, anche se su disposizione del sindaco Giuliano Pisapia sono rimaste chiuse le scuole di ogni ordine e grado in zona 9: si tratta di 60 istituti scolastici. Il Comune inoltre, nonostante la viabilità sia stata quasi completamente riprisitinata, ha invitato a usare i mezzi pubblici.