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Milano, sequestrato “Il Cinemino”: non rispettava le norme sulla sicurezza

La polizia di Stato di Milano ha sequestrato “Il Cinemino”, locale dell’associazione privata denominata “SeiSeneca” che si trova in via Seneca 6, zona Porta Romana. Nel locale, che ospitava un bar e una piccola sala cinematografica da 75 posti, i vigili del fuoco hanno riscontrato “molteplici irregolarità in materia di sicurezza antincendio e sui luoghi di lavoro”. Il presidente dell’associazione è stato denunciato e multato.
A cura di Francesco Loiacono
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Il Cinemino (Foto Questura di Milano)
Il Cinemino (Foto Questura di Milano)

Era un circolo privato ma veniva gestito in maniera imprenditoriale e non rispettava alcune norme in materia di sicurezza. Per questo, mercoledì pomeriggio, la polizia di Stato ha sequestrato "Il Cinemino", locale dell’associazione privata denominata “SeiSeneca" che si trova in via Seneca 6, zona Porta Romana a Milano. Il locale, che ospita un bar e un piccolo cinema da 75 posti, era stato inaugurato meno di un anno fa per volontà di alcuni amici cinefili: mercoledì pomeriggio però nel corso di un sopralluogo della polizia e dei vigili del fuoco sono state riscontrate alcune anomalie. "L’associazione al circolo avveniva in maniera indiscriminata previa compilazione di una domanda di associazione e dietro il pagamento di due distinte somme di denaro – ha scritto la questura in una nota, sottolineando che "la gestione del circolo in argomento era della tipologia imprenditoriale" -: la prima quantificata in Euro 3 consentiva l’immediata associazione ed il contestuale rilascio della tessera associativa; la seconda quantificata in Euro 5 era relativa al biglietto di accesso alla sala cinema per la visione del film in programmazione". Inoltre, i vigili del fuoco hanno riscontrato "molteplici irregolarità in materia di sicurezza antincendio e sui luoghi di lavoro, ravvisando pertanto la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza atti a garantire la pubblica incolumità": nello specifico su alcuni scaffali vicino alla sala c'erano bottiglie contenenti alcolici e altro materiale infiammabile, l'unica uscita di sicurezza era dotata di porta con apertura controesodo, la cartellonistica relativa agli estintori era carente e mancavano gli addetti e i dispositivi di emergenza. Le "gravi carenze in materia di sicurezza" hanno portato al sequestro preventivo del locale e alla denuncia del presidente dell'associazione privata per l’apertura di un locale pubblico in assenza della verifica sull’agibilità da parte dell’Autorità di pubblica sicurezza. Lo stesso presidente è stato anche multato per aver aperto l’esercizio pubblico in assenza della licenza comunale.

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