Milano, sequestrati beni per un milione a Luca Lucci, capo ultras fotografato con Salvini
Beni mobili e immobili per un valore di circa un milione di euro sono stati sequestrati a Luca Lucci, 38enne ritenuto uno dei capi ultras del Milan. A eseguire la misura di prevenzione, disposta dalla relativa sezione del tribunale di Milano, è stata oggi la polizia di Stato. I beni sequestrati sono un complesso immobiliare di recentissima costruzione di due piani con autorimessa che si trova in provincia di Bergamo, un suv Audi Q5, diversi conti correnti e un locale pubblico di Sesto San Giovanni, il "Clan 1899", luogo di ritrovo degli ultras del Milan.
I precedenti di Lucci
Alla base della decisione dei giudici della sezione prevenzione vi sono sia l'incongruenza tra l'attività di Lucci, ufficialmente elettricista, e i beni a lui riconducibili, sia la presunta "pericolosità sociale" del 38enne. Lucci ha alle spalle precedenti per reati contro la persona e per traffico di droga: durante il derby tra Inter e Milan del 15 febbraio 2009 diede un pugno a un tifoso interista facendogli perdere un occhio. Lucci venne condannato a quattro anni e sei mesi per lesioni, mentre il tifoso interista tre anni dopo si suicidò. Nel giugno dello scorso anno invece Lucci rimase coinvolto, assieme ad altre persone, nell'inchiesta "Mongolfiera" contro il traffico di droga: secondo le indagini Lucci usava la sede del "Clan" di Sesto San Giovanni come base per i suoi traffici di droga. Per quella vicenda ha patteggiato una condanna a un anno e 6 mesi a luglio 2018.
La foto con Salvini alla festa degli ultrà
Il nome di Lucci è finito anche nell'inchiesta ancora in corso sul tentato omicidio di Enzo Anghinelli a Milano, ma l'ultrà è finito al centro delle cronache anche per via di una foto scattata lo scorso anno col ministro dell'Interno Matteo Salvini durante la festa all'Arena Civica di Milano per i 50 anni della Curva Sud del Milan. L'immagine suscitò molte polemiche e il leader leghista e vice presidente del Consiglio nei giorni seguenti puntualizzò di non aver mai visto prima Lucci e di non essere a conoscenza della storia criminale del 38enne: "Ogni giorno faccio foto con centinaia di persone, ovviamente non chiedo il certificato penale alle centinaia di persone che mi fermano a feste, incontri, cene o in strada".