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Milano, seicento sindaci in marcia cantano “Bella Ciao” per Liliana Segre: “L’odio non ha futuro”

Seicento primi cittadini per “scortare” la senatrice a vita Liliana Segre dopo le minacce ricevuto e dire che “l’odio non ha fututo”. È la manifestazione partita da piazza Mercanti a Milano con la partecipazione di tantissimi sindaci in fascia tricolore. Il padrone di casa Beppe Sala: “”ll ‘no’ di Milano all’antisemitismo è il ‘no’ in generale all’odio”
A cura di Simone Gorla
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Seicento sindaci in piazza per "scortare" la senatrice a vita Liliana Segre e dire che "l'odio non ha futuro". È la manifestazione partita da piazza Mercanti a Milano con la partecipazione di tantissimi primi cittadini in fascia tricolore, organizzata in solidarietà alla senatrice per le minacce ricevute. Presenti il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e quello di Pesaro, Matteo Ricci, animatori dell'iniziativa. Con loro anche il sindaco di Firenze Dario Nardella e quello di Palermo Leoluca Orlando, il primo cittadino di Bari Antonio Decaro, e la sindaca di Torino Chiara Appendino.

Applausi, cori e "Bella Ciao" per Liliana Segre

Mentre il corteo attraversava la galleria Vittorio Emanuele II, si è unita alla marcia anche la senatrice a vita Segre, che è stata accolta da un lungo applauso, dall'incitamento "Liliana-Liliana", mentre i sindaci hanno intonato "Bella Ciao". La senatrice a vita ha poi preso la parola dal palco. "Siamo qui per parlare di amore e non di odio. Lasciamo l'odio agli anonimi della tastiera", ha detto Segre, che ha quindi citato la poesia ‘Agli amici' di Primo Levi."Io ho conosciuto l'odio e il rifiuto società civile alla quale appartenevo", ha ricordato parlando della speranza riposta "nei giovani' e dell'importanza della memoria. Al termine dell'intervento ha ricevuto in dono una fascia tricolore.

Sala: No a odio e antisemitismo

"Oggi è veramente la giornata per la Segre, della Segre, per l’Italia, e infatti abbiamo deciso che nessuno dei sindaci parlerà dal palco, solo la senatrice. A noi il gesto, a lei le parole e le parole di Liliana sono sempre le parole giuste", ha detto Giuseppe Sala, padrone di casa, arrivando in piazza Mercanti. "ll ‘no' di Milano all’antisemitismo è il ‘no' in generale all’odio, abbiamo bisogno di riportare un garbo del fare che dovrebbe essere di noi italiani – ha poi detto Sala rispondendo a una domanda dei giornalisti – siamo persone buone e accoglienti, vogliamo testimoniarlo : 600 sindsci non si muovono per nulla ma perché credono in qualcosa".

Decaro e Appendino: Dalla parte della Costituzione

"Siamo qui per fare sentire il nostro affetto alla senatrice Segre con la fascia tricolore. Qui ci sono sindaci da diverse parti d'Italia per fare da scorta civica alla senatrice", sono le parole del sindaco di Bari e presidente di Anci, Antonio Decaro . "Torino ha fatto una scelta di campo. Riportiamo al centro quelli che sono i valori fondanti della nostra Costituzione", è il commento di Chiara Appendino.

In piazza anche esponenti del centrodestra

In piazza per la marcia c'è anche l'assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, esponente lombardo della Lega: “"Importante che tutte le istituzioni esprimano vicinanza e solidarietà alla senatrice Segre per le gravi minacce ricevute – ha detto – e siano in prima linea con i cittadini contro ogni forma di odio e di razzismo che si manifesti nel nostro paese"."Esprimiamo la nostra solidarietà: per questo siamo scesi in piazza contro l’odio perché spesso in politica viene utilizzato in modo strumentale. Non bisogna mettere le bandierine di partito addosso alla senatrice Segre. Per questo siamo qua a rimarcare la nostra vicinanza alla senatrice”, ha commentato Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni.

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