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Milano, rissa movida di corso Garibaldi: arrestato figlio capo ultrà dell’Inter per tentato omicidio

Il 21enne Alessandro Caravita è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio aggravato per la rissa avvenuta la notte tra venerdì e sabato corso Garibaldi a Milano, in cui un 24enne è stato accoltellato. Il giovane finito in manette è il figlio di uno storico leader degli ultras dell’Inter, con precedenti penali.
A cura di Redazione Milano
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Sono bastate poche ore ai carabinieri per rintracciare e arrestare il presunto autore dell'accoltellamento avvenuto in corso Garibaldi a Milano, in piena zona della movida, nella notte tra il 5 e il 6 giugno, nel corso di una rissa che ha coinvolto diverse persone un 24enne è rimasto gravemente ferito.

In manette è finito il 21enne milanese, Alessandro Caravita, figlio di un leader storico degli ultras dell'Inter. Il padre, Franco Caravita, fondatore dei ‘Boys', è il capo della curva nerazzurra: lo scorso settembre era tornato agli onori delle cronache dopo una rissa con l'altro leader storico nerazzurro, il pluripregiudicato Vittorio Boiocchi. Una rissa dietro la quale alcuni avrebbero letto le tensioni tra gli ultras dopo gli scontri e la morte del tifoso del Varese (la cui tifoseria è gemellata con quella dell'Inter) Daniele Belardinelli, avvenuta il 26 dicembre 2018. Proprio nelle indagini sugli scontri e il decesso di Belardinelli avvenuti il giorno di Santo Stefano sarebbe stato coinvolto il 21enne Alessandro Caravita.

Dopo gli eventi di venerdì sera le forze dell'ordine hanno acquisito filmati dei circuiti di sorveglianza e interrogato le molte persone che erano presenti sul posto quando si è consumato il pestaggio. Dalle informazioni emerse e dagli accertamenti fatti i militari hanno individuato il giovane, classe 1999, come il possibile responsabile del tentato omicidio. In casa sua sono stati trovati anche i vestiti che indossava durante la rissa, su cui sono state individuate tracce di sangue oltre a un coltello a serramanico che potrebbe essere l'arma usata nello scontro. Il 21enne ha delle precedenti denunce per reati simili, è stato arrestato per tentato omicidio aggravato, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, ed è stato quindi trasferito presso il carcere di San Vittore a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

L'allarme era scattato scattato intorno alle 2.30 della notte tra venerdì e sabato, quando l'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia ha ricevuto la chiamata di aiuto. Sul posto, all'altezza del civico 104, erano accorsi in codice giallo i sanitari del 118 con tre ambulanze e un'automedica. Al loro arrivo, gli operatori sanitari avevano trovato il 24enne in gravi condizioni a causa di alcune coltellate che lo avevano raggiunto in pieno petto. Immediato il trasporto d'urgenza in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Niguarda.

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