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Milano, Rete Studenti rivendica raid a statua Montanelli: “No a schiavismo, sessismo e razzismo”

Rete Studenti Milano ha rivendicato il raid vandalico nei confronti della statua di Indro Montanelli posta nei giardini di Porta Venezia avvenuto sabato sera. Il collettivo studentesco del capoluogo lombardo ha postato sulla propria pagina Facebook un video che ritrae i momenti in cui alcuni studenti hanno imbrattato di vernice la statua prima di lasciare ai piedi la scritta “Stupratore razzista”. “Chiediamo, ad alta voce e con convinzione, l’abbattimento della statua a suo nome – si legge in un lungo post su Facebook – non possiamo accettare che vengano venerati come esempi da imitare personaggi che hanno fatto dello schiavismo, del colonialismo, della misoginia, del fascismo e del razzismo una mentalità con ben pochi ripensamenti”.
A cura di Chiara Ammendola
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Alcuni frame del video del raid della Rete Studenti Milano
Alcuni frame del video del raid della Rete Studenti Milano

La Rete degli Studenti di Milano ha rivendicato il raid ai danni della statua di Indro Montanelli avvenuto sabato sera negli omonimi giardini siti in Porta Venezia: con un video postato sulla propria pagina Facebook hanno fatto sapere di essere gli autori del raid vandalico sul quale sta indagando la Digos di Milano. "In un momento globale così importante – che da ogni parte del mondo ci vede capaci di infrangere barriere e abbattere idoli di un mondo che non deve più esistere – crediamo che figure come quella di Indro Montanelli siano dannose per l’immaginario di tutti – si legge nel lungo post condiviso sul social – un colonialista che ha fatto dello schiavismo una parte importante della sua attività politica non può e non deve essere celebrato in pubblica piazza. In una città come Milano, medaglia d’oro alla Resistenza, la statua di Indro Montanelli è una contraddizione che non possiamo più accettare".

Mai più schiavismo. Mai più sessismo. Mai più razzismo

"Chiediamo, ad alta voce e con convinzione, l’abbattimento della statua a suo nome. Non possiamo accettare che vengano venerati come esempi da imitare personaggi che hanno fatto dello schiavismo, del colonialismo, della misoginia, del fascismo e del razzismo una mentalità con ben pochi ripensamenti – continua Rete Studenti – con questo gesto vogliamo inoltre ricordare che, come ci hanno insegnato e continuano a insegnarci movimenti globali come Non Una Di Meno e Black Lives Matter, tutte le lotte sono la stessa lotta, in un meccanismo intersezionale di trasformazione del presente e del futuro. Se il mondo che vogliamo tarda ad arrivare, lo cambieremo. Mai più schiavismo. Mai più sessismo. Mai più razzismo".

Sala: La statua di Montanelli deve rimanere lì

Sul tema della rimozione della statua di Montanelli e del successivo atto vandalico è intervenuto questa mattina anche il sindaco di Milano Beppe Sala che attraverso un video ha spiegato: "Io penso che la statua di Montanelli debba rimanere lì, ciò nondimento sono disponibile a qualunque confronto sul tema del razzismo e sul tema di Montanelli. Quando volete – ha spiegato il primo cittadino – noi quando giudichiamo le nostre vite possiamo dire la nostra è senza macchie, senza cose che non rifarei? Io metto le mani avanti, la mia vita no, ho fatto errori e cose che vorrei non aver fatto. Ma le vite vanno giudicate nella loro complessità. Per tutti questi motivi penso che la statua debba rimanere lì".

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