Milano, ragazzino beve una gazzosa in un bar e si sente male: “C’era dell’acido”
Disavventura per un ragazzo di 14 anni a Milano. Martedì sera il giovane è entrato assieme alla sua famiglia in un locale del quartiere Porta Venezia, una delle zone più frequentate della movida. Ha ordinato una bevanda analcolica, una gazzosa, ma dopo il primo sorso è scappato in bagno con le mani alla gola. Nella bottiglietta c'era infatti una sostanza molto acida che i carabinieri stanno attualmente analizzando: il ragazzo è stato trasportato in ambulanza all'ospedale Fatebenefratelli e poi al Buzzi, dove i medici lo stanno tenendo sotto osservazione e gli stanno somministrando una cura a base di cortisone.
Sul caso indagano adesso i carabinieri
A riportare l'episodio è stato il "Corriere della sera" a cui il padre del ragazzino, un 53enne di Segrate, ha raccontato nel dettaglio quanto accaduto. La famiglia si era seduta in una birreria della zona Porta Venezia per quella che doveva essere una serata di svago, rovinata però da quella bottiglia che fin dall'inizio era apparsa molto strana: il tappo era infatti sigillato e aprirla era stata un'impresa ardua. Ma è stato purtroppo dopo l'aepertura che la situazione è precipitata: quando il ragazzino è corso in bagno subito dopo aver dato il primo sorso alla bevanda, il papà intuendo cosa fosse accaduto ha assaggiato la bibita, sputandola subito e avvertendo bruciori alla lingua e all'interno delle guance. All'interno c'era infatti una sostanza che le prime ananlisi ospedaliere hanno definito ad alto tasso d'acidità, forse un prodotto per le pulizie che qualche dipendente del locale aveva conservato in maniera incauta vicino a bottiglie destinate a essere consumate dai clienti. Dopo il ricovero del ragazzino, che ha riportato lesioni allo stomaco e all'esofago, il titolare del pub si è recato costernato a fargli visita, scusandosi per quanto accaduto. Adesso sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia Porta Monforte di Milano, che docranno capire cosa vi fosse esattamente all'interno di quella bottiglietta di gazzosa e perché la sostanza acida sia finita tra le mani, e poi nella bocca, dell'adolescente.