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Milano, pizzeria ricoperta da disegni osceni. Arcigay: “Attacco omofobico”

Una pizzeria in via Tadino, a Milano, è stata ricoperta durante la scorsa notte da disegni osceni. Lo ha denunciato Arcigay Milano, secondo cui il gesto è stato un vero e proprio “attacco omofobico”. I gestori del locale hanno sporto denuncia alla polizia.
A cura di Francesco Loiacono
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I disegni e le scritte oscene (Foto dalla pagina Facebook di Arcigay Milano)
I disegni e le scritte oscene (Foto dalla pagina Facebook di Arcigay Milano)

Una pizzeria in via Tadino, a Milano, è stata ricoperta durante la scorsa notte da disegni osceni. Lo ha denunciato Arcigay Milano, secondo cui il gesto è stato un vero e proprio "attacco omofobico". Il locale, la pizzeria con cucina "Little Italy", è in effetti dichiaratamente gay-friendly, per quanto una definizione del genere possa avere senso ai giorni nostri. La pizzeria si trova in una delle zone della movida più frequentate dai gay milanesi, quella di Porta Venezia. All'ingresso del locale, inserito nelle varie guide della comunità Lgbt, è anche esposta una bandiera Rainbow, simbolo del movimento.

L'attacco nella notte tra lunedì e martedì

Insomma, nessun dubbio sull'atteggiamento dei gestori del locale verso la comunità Lgbt. E, da qui, anche la certezza da parte di Arcigay della tipologia di attacco che è stato ordito nei confronti della pizzeria, a cui l'organizzazione ha espresso "piena solidarietà". Su Facebook Arcigay ha poi postato le foto dell'attacco, avvenuto nella notte tra lunedì e martedì: si vedono disegni e scritte oscene realizzate con vernice spray rossa sui muri, sulle insegne e sulle lavagnette. Disegni sono stati realizzati perfino sul pavimento.

I proprietari hanno denunciato l'episodio alla polizia

Al di là della bassezza di un gesto del genere, tra l'altro decisamente infantile, restano i danni procurati dagli ignoti vandali ai proprietari, che hanno dovuto ripulire tutte le scritte. I gestori – che hanno riferito di non aver mai avuto problemi nei 5 anni di attività – hanno quindi sporto denuncia alla polizia, consegnando agli agenti anche i video delle due telecamere di sorveglianza installate all'esterno del locale: gli autori del gesto potrebbero dunque presto essere individuati e doverne rispondere davanti alla legge.

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