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Milano, passeggera di un treno denuncia: “Ragazzi africani lasciati a terra dalla security”

A due ragazzi di origine africana sarebbe stato impedito di salire su un treno regionale Trenord da due addetti alla sicurezza, che hanno raccontato loro una bugia. L’episodio è accaduto sabato mattina a Milano su un convoglio della linea S1. A denunciare l’accaduto una passeggera che ha assistito alla scena: Trenord ha avviato le verifiche.
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A cura di Francesco Loiacono
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Immagine di repertorio (Fonte La Presse)
Immagine di repertorio (Fonte La Presse)

Due ragazzi di origine africana ai quali viene raccontata una bugia per impedire di salire su un treno regionale Trenord. A denunciare la vicenda a Fanpage una passeggera che ha assistito alla scena e ha deciso di raccontarla. L'episodio sarebbe accaduto sabato mattina alla stazione di Milano Dateo. Stando al racconto della passeggera (che ha chiesto di restare anonima), due ragazzi di origine africana, che volevano salire sul treno della linea S1 23234 delle 10.10 in direzione Saronno, sono stati fermati da due addetti alla security, che hanno chiesto ai due se avessero i biglietti. I passeggeri ne erano sprovvisti ma hanno chiesto se fosse possibile poterli fare a bordo, cosa che effettivamente può avvenire (con un sovrapprezzo di 4,2 euro). La risposta dei due addetti alla sicurezza non è però stata questa: ai due è stato detto che fare il biglietto a bordo costava 50 euro. Un prezzo eccessivo per i due ragazzi che sono così rimasti a terra.

Hanno raccontato una bugia pur di non farli salire sul treno

"A tutti gli effetti, hanno raccontato una bugia pur di non farli salire sul treno, approfittando della loro ignoranza. O stavano tentando un'estorsione?", si chiede la ragazza che ha assistito alla scena e ha voluto segnalarla. Non è chiaro se la capotreno del convoglio, che si è avvicinata ai due addetti alla sicurezza mentre parlavano con i passeggeri rimasti a terra, abbia ascoltato la risposta data dai due. Sul momento la passeggera che ha denunciato l'accaduto ha detto di aver avuto paura di intervenire, temendo possibili ritorsioni. In seguito la ragazza, dopo aver cambiato treno, ha parlato di quanto accaduto con un altro controllore che ha difeso a spada tratta gli addetti alla security lamentando le condizioni di lavoro dei controllori e il fatto "che gli stranieri non pagano mai il biglietto".

Trenord ha avviato le verifiche

"Succede quotidianamente di sentire commenti razzisti e maggiore aggressività verbale verso i passeggeri stranieri", ha detto la ragazza che ha segnalato l'episodio a Fanpage, riportando anche un altro episodio simile che avrebbe visto come protagonisti sempre degli addetti alla security. Trenord, contattata da Fanpage, ha avviato una verifica per cercare di ricostruire quanto accaduto e accertare anche qualche effettiva responsabilità da parte dei propri dipendenti. Dall'azienda al momento precisano solo che gli addetti alla security non sono alle dirette dipendenze della società.

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