Milano, oltre 5.500 domande in un giorno per buoni spesa e aiuti alimentari
Nel primo giorno di apertura del form online sono state oltre 5.500 le domande per i buoni spesa per l'emergenza coronavirus messi a disposizione del Comune di Milano. L'enorme mole di accessi al sito da parte di persone interessate agli aiuti alimentari, che Palazzo Marino ha incrementato con i fondi messi a disposizione dal governo, ha mandato in tilt il sito del comune.
Sono state 5.500 le domande, tra quelle completate e quelle in lavorazione. Il portale dell'amministrazione comuanle ha raddoppiato le visite: sono state, infatti, 300mila in un giorno rispetto alle 150mila di media consuete. Di questi 300mila, in 70mila hanno visitato la pagina dei buoni spesa. I dati sono stati forniti dall'assessorato alle Politiche sociali, dopo la prima giornata in cui era possibile presentare la richiesta. Il fornitore della piattaforma per la compilazione del servizio ha spiegato: "Abbiamo notevolmente potenziato negli ultimi giorni l'infrastruttura per supportare al meglio l'emergenza. Nonostante le misure intraprese, abbiamo subito un sovraccarico del traffico di entrata nell’inoltro della richiesta da parte degli utenti. Al momento sono in lavorazione diverse migliaia di richieste e stiamo regolando il traffico in accodamento per spalmare il picco sulla settimana a disposizione. I nostri tecnici sono costantemente al lavoro da giorni per garantire ai cittadini milanesi di poter accedere al servizio nel modo più fluido possibile e senza lunghe attese. Ricordiamo a tutti che il servizio è attivo fino a lunedì 13 aprile ed è disponibile 24 ore su 24".
A Milano saranno circa 20mila le famiglie che potranno ricevere aiuti sotto forma di voucher o di derrate alimentari fino alla metà di giugno, come ha spiegato a Fanapage.it l’assessore milanese alle Politiche sociali, Gabriele Rabaiotti. Circa 3mila nuclei erano già aiutati dalla rete di volontariato cittadina, ma ora riceveranno più cibo (da 8 a 10 kg ogni settimana). Altri mille che erano già in lista d’attesa. Altre 10-15 mila famiglie saranno individuate tra quelle monoreddito, con priorità per chi ha impieghi precari, figli a carico e affitto o mutuo da pagare. Sono disponibili 5 milioni di euro.