Milano, nuovo blitz in stazione Centrale: controllati 60 tra migranti e senzatetto, 20 in questura

Proseguono i blitz alla stazione Centrale di Milano. L'ultimo, compiuto oggi, ha portato all'identificazione di circa una sessantina tra migranti e senzatetto, 20 dei quali sono stati portati in questura per accertamenti. Ormai è chiaro che non si tratta più di interventi "spot", ma di operazioni che rientrano in una strategia a più ampio respiro da parte del Comune, che probabilmente – come auspicato dal sindaco Beppe Sala e dall'assessore Carmela Rozza – porterà alla riqualificazione di via Vittor Pisani e dell'area intorno allo scalo ferroviario.

Il blitz è durato un'ora e mezza: 60 le persone controllate

Resta da capire dove andranno tutte le persone che, per necessità o per scelta, gravitano intorno alla stazione. Una popolazione composta da migranti che non possono accedere alle strutture d'accoglienza, senzatetto e altri disperati. Non manca, certo, chi è irregolare o ha precedenti, e vive di spaccio o reati quali spaccio o rapine. Ma, almeno stando ai bilanci dei precedenti blitz, si tratta di una piccola percentuale delle persone che vengono controllate. Nel corso del blitz odierno 60 persone sono state controllate dalle forze dell'ordine. A dirigere le operazioni il vicedirigente del commissariato Garibaldi-Venezia Luca Gazzilli. Agenti delle volanti, uomini della Digos e colleghi delle unità cinofile e della scientifica, della squadra mobile e dell'ufficio immigrazione hanno partecipato all'operazione, a cui hanno collaborato anche carabinieri e guardia di finanza. In tutto, il blitz odierno è durato circa un'ora e mezza. Non si segnalano particolari problemi, né tensioni, così com'era avvenuto in occasione della prima maxi-operazione, lo scorso 2 maggio: in quell'occasione c'era stato chi aveva parlato di un vero e proprio rastrellamento. Resta da capire per quante delle 20 persone portate in questura scatteranno provvedimenti.