Milano, nuova provocazione su statua Montanelli: poster con profilattico e scritta “Ducex”
Un poster comparso alla ferma del tram in cui è rappresentata la statua di Montanelli, finita negli ultimi giorni al centro di feroci polemiche e imbrattata con la vernice, avvolta in un profilattico con la parola "ducex" sul basamento e la scritta "Preserva la storia".
L'opera dello street artisti Andrea Villa sulla pensilina del tram
L'immagine, opera dello street artist torinese Andrea Villa, è comparsa all'interno di uno dei pannelli normalmente riservati alle pubblicità, sotto la pensilina della fermata dei tram di piazza Cavour. Immediata le proteste, sopratutto da parte del centrodestra e di alcune associazioni. "Agiamo – amici Giardino Pubblico Montanelli" chiede al Comune di Milano di "fare rimuovere immediatamente il poster, metterlo all’asta e dare il ricavato alla Sovrintendenza per finanziare gli scavi della basilica di San Dionigi ai giardini Montanelli".
"Venderla per restaurare la statua di Montanelli"
Richiesta analoga da Forza Italia, con il capogruppo in consiglio comunale, Fabrizio De Pasquale. "Chiediamo che l'opera venga incamerata dal Comune e venduta per ricavare fondi per restaurare la statua di Montanelli e fare altri restauri ai giardini. Deve essere chiaro che a Milano, per nessun motivo si può imbrattare il patrimonio pubblico".
La richiesta di rimozione e il raid con la vernice
Il "caso" della statua dedicata al giornalista milanese è finita al centro di un aspro dibattito, sull'onda delle proteste anti razziste dilagate in tutto il mondo per l'omicidio di George Floyd a Minneapolis (Usa). I Sentinelli di Milano hanno chiesto al sindaco di rimuoverla, perché Montanelli "fino alla fine dei suoi giorni ha rivendicato con orgoglio il fatto di aver comprato e sposato una bambina eritrea di dodici anni, perché gli facesse da schiava sessuale durante l'aggressione del regime fascista". Il monumento è stato vandalizzato la sera del 13 giugno: è stata cosparsa di vernice rossa e sulla base è stata tracciata la scritta: "Razzista, stupratore". Un gesto rivendicato dalla Rete Studenti Milano.