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Milano, Mario Calabresi porta un fiore sulla targa di Pinelli spaccata: “Gesto vile e infame”

Il giornalista Mario Calabresi ha portato un fiore sulla targa dedicata a Pino Pinelli e danneggiata da ignoti nella notte tra il 2 il 3 febbraio: il giornalista ha poi espresso il proprio rammarico per l’accaduto definendo il gesto vile e vergognoso. La targa in memoria del ferroviere anarchico morto in seguito alla strage di piazza Fontana era stata inaugurata solo lo scorso 12 dicembre.
A cura di Chiara Ammendola
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Mario Calabresi e la targa dedicata a Pinelli danneggiata
Mario Calabresi e la targa dedicata a Pinelli danneggiata

"Danneggiare la lapide di Pino Pinelli è un gesto vile e infame. Noi ci abbiamo messo un fiore, perché è quello che merita", sono queste le parole che accompagnano la foto della targa danneggiata dedicata a Pino Pinelli sulla quale sono stati posti dei fiori. A condividerla è l'autore del gesto, il giornalista Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi, che ha così voluto esprimere la propria solidarietà anche ai famigliari di Pinelli e portare così il proprio rispetto al ferroviere anarchico considerato la diciottesima vittima dall'attentato del 12 dicembre 1969 in piazza Fontana.

Targa Pinelli danneggiata, Sala: Presto sarà sostituita

La targa dedicata a Pinelli era stata inaugurata meno di due mesi fa, in piazza Segesta, davanti alla casa della famiglia dell'anarchico, in occasione dei cinquant'anni dalla strage di piazza Fontana: è stata danneggiata nella notte tra domenica e lunedì da ignoti che l'hanno spaccata distruggendola. A denunciare il vile atto il presidente provinciale di Anpi Milano, Roberto Cenati: "Chiediamo alle autorità di individuare i responsabili di questo ignobile atto". La risposta è arrivata immediatamente dal sindaco di Milano Beppe Sala che ha commentato: "Non basterà quanto accaduto la scorsa notte in piazzale Segesta a fermare la nostra volontà di restituire a Giuseppe Pinelli giustizia e rispetto – le parole del primo cittadino – lo scorso 12 dicembre alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella abbiamo commemorato le vittime della strage di Piazza Fontana. Pochi giorni prima sono stato io a scoprire quella lapide e a chiedere scusa alla famiglia Pinelli, per cui posso già dire che rimetteremo una nuova lapide lì dove l'abbiamo posata a testimonianza di una città che conosce, vuole e difende la verità".

Pino Pinelli e Luigi Calabresi

L'allora 41enne ferroviere anarchico Pino Pinelli fu ingiustamente accusato di avere avuto un ruolo nella strage di piazza Fontana avvenuta il 12 dicembre 1969: morì nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 precipitando da una finestra della questura di Milano, dove era stato trattenuto per accertamenti in seguito alla Strage. Le cause della sua morte non furono mai chiarite del tutto, se da un lato la polizia portava avanti la tesi del suicidio dall'altra la famiglia negava qualunque tipo di istinto suicida di Pinelli. In quella stanza dalla quale precipitò in Questura c'era tra gli altri il commissario Luigi Calabresi poi ucciso da un commando nel 1972.

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