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Milano, Fridays for Future a Sala: “Impegni sul clima non rispettati, serve una svolta”

Gli attivisti di Fridays for Future hanno scritto al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per denunciare il mancato rispetto degli impegni presi in difesa dell’ambiente e chiede una svolta radicale all’amministrazione meneghina. “Gli impegni assunti dal Comune sono quasi del tutto disattesi, mentre le più recenti scelte di politica urbanistica vanno in direzione contraria”, hanno accusato gli ambientalisti, che torneranno in piazza nei prossimi giorni. Il 22 novembre ci sarà un presidio davanti alla Regione, mentre il 29 novembre è in programma il quarto sciopero globale per il clima.
A cura di Simone Gorla
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A sei mesi dall'approvazione della Dichiarazione di emergenza climatica e ambientale "gli impegni assunti dal Comune di Milano sono quasi del tutto disattesi, mentre le più recenti scelte di politica urbanistica vanno in direzione contraria". È l'accusa che il movimento Fridays for Future rivolge in una lettera aperta al sindaco Giuseppe Sala, per chiedere un cambio di rotta. A dieci giorni dal quarto sciopero globale per il clima, che si svolgerà il prossimo 29 novembre, gli arrivisti chiedono all’amministrazione comunale "una svolta radicale in favore della riconversione ecologica della città".

La lettera di Friday for Future a Sala per chiedere il rispetto degli impegni sul clima

"Milano viene spesso indicata come un’eccellenza italiana: noi vogliamo che diventi anche una delle città leader mondiali nell'ambito della transizione ecologica e della giustizia climatica", scrive il movimento nato sull'esempio dell'attivista svedese Greta Thunberg, chiedendo "impegni precisi e soluzioni concrete su mobilità, territorio, verde pubblico e lotta all'inquinamento, per affrontare l'emergenza climatica e ambientale e migliorare la qualità della vita dei cittadini".

Olimpiadi, Pgt e stadio di San Siro: le scelte della giunta non piacciono agli ambientalisti

Gli ambientalisti rinfacciano a Sala una scarsa attenzione "alle esigenze imposte dall’emergenza climatica e ambientale" nelle principali scelte fatte dalla giunta negli ultimi sei mesi: il lancio delle Olimpiadi, il nuovo Piano di governo del territorio, il nuovo stadio di San Siro. "Tutte appaiono andare in una direzione opposta a quella necessaria per affrontare l’emergenza climatica in corso”, si legge nella lettera. Il movimento chiede ancora di "adoperarsi per rendere i cittadini consapevoli della grave situazione attuale e di quella peggiore prospettata dalla maggioranza del mondo scientifico".

Gli attivisti tornano in piazza: il 22 novembre davanti alla Regione, poi lo sciopero globale

"Lei e la Sua Giunta non potete esimervi dal varare una radicale e coraggiosa svolta con il coinvolgimento diretto della cittadinanza nella definizione di un piano d’azione con scadenze precise e con obiettivi misurabili, finalizzato a trasformare Milano in una città ad impatto zero entro il 2030″, scrive Fridays For Future, che venerdì 29 novembre tornerà a mobilitarsi per il IV sciopero globale per il clima. "Per tale data ci auguriamo di poter fornire ai cittadini di Milano notizie positive provenienti dal Comune”, è la conclusione della lettera inviata a Sala. Dopo le manifestazione degli scorsi mesi, con decine di migliaia di studenti e giovani mobilitati, la protesta sta per tornare in piazza. Venerdì 22 novembre alle ore 17 gli attivisti di Friday for Future saranno invece sotto Regione Lombardia "per chiedere al Consiglio regionale di dichiarare l'emergenza climatica e ambientale e agire di conseguenza".

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