Milano, la rabbia di negozianti e residenti: “Ancora il Seveso, da sessant’anni va così”
"È sempre così, basta un po' d'acqua e siamo in questa situazione". Il Seveso è esondato a Milano, nella notte tra giovedì e venerdì, per le forte piogge che si sono abbattute sulla città, con il solito corollario di strade allagate, alberi caduti e numerosi condomini rimasti senza corrente. Il temporale ha provocato l’esondazione del torrente alla periferia nord del capoluogo lombardo, rientrata solo alle prime ore della mattina di venerdì, mentre si continua a tenere monitorato il fiume Lambro. Intanto un'altra allerta è attesa per sabato 16 maggio.
Milano, la rabbia di negozianti e residenti
A Milano si può dire davvero che piove sul bagnato: l'ennesima esondazione del torrente arriva a mettere ulteriormente in difficoltà i commercianti già stremati dall'emergenza coronavirus. "Se non moriamo di covid, moriamo di qualcos'altro", si sfoga una residente impegnata a pulire l'androne di un condominio nei pressi di viale Ca Granda. I sacchi di sabbia ci sono, "ma li hanno messi dopo che è successo", spiega un commerciante di Niguarda, "quando vengono a portarli alle quattro del pomeriggio, il Seveso non esonda. Quando non vengono c'è da preoccuparsi, perché vuol dire che esce. Ieri non sono venuti, e infatti c'era da preoccuparsi. Già eravamo in difficoltà per il coronavirus, ora anche questa. E andrà avanti per giorni".
"Ogni anno da 60 anni è così"
"Ogni anno è così, lasciamo perdere", scuote la testa un edicolante mentre prova a salvare il salvabile. Nelle cantine dei palazzi tra Niguarda e Isola, lungo il percorso dove il Seveso scorre sotto terra, le cantine si sono allagate come accade da decenni a questa parte. Le vasche realizzate per contenere le piene non hanno risolto nulla, mentre altri lavori sono bloccati, come quelli previsti a Bresso. "Questo qui è da 60 anni che non è a posto, ogni volta è sempre così, queste zone sono sempre ridotte così", si sfoga un residente ai microfoni di Fanpage.it.