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Milano, la pubblicità rischia di coprire il maxi murale su un palazzo: il Comune lo salva

Il maxi murale “CuciMilano” che si trova sul lato di un palazzo in via Brembo, a Milano, è salvo. A comunicarlo il sindaco Beppe Sala: “Prendersi cura della città è anche questo: cercare di rispettare l’arte in tutte le sue forme”. Il murale doveva essere coperto da un maxi cartellone pubblicitario, ma dopo la mobilitazione del quartiere e di molti artisti la società Clear Channel ha sospeso l’affissione e si è impegnata a salvaguardare l’opera.
A cura di Francesco Loiacono
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Il murale di via Brembo "salvato"
Il murale di via Brembo "salvato"

"Il murales di Zed1 è salvo". Così il sindaco di Milano Beppe Sala ha comunicato il positivo esito di una vicenda che aveva visto mobilitarsi un intero quartiere e anche diversi artisti della città, da Paolo Rossi agli attori de "Il terzo segreto di satira" Walter Leonardi e Massimiliano Loizzi. Giovedì 17 gennaio infatti un mega cartellone pubblicitario avrebbe dovuto coprire il maxi murale disegnato dall'artista Zed1 su un lato di un palazzo in via Brembo, all'angolo con via Benaco, che ospita tra le altre cose il Madama Hostel e il circolo Arci Ohibò. Era stato proprio lo staff dell'ostello a far partire un'operazione di sensibilizzazione per chiedere che l'opera di street art, intitolata "CuciMilano" non venisse "umiliata" dalle logiche commerciali della società concessionaria degli spazi, la Clear Channel.

Il presidio di giovedì mattina trasformato in festa

Per giovedì mattina era stato quindi annunciato un sit-in di protesta che però si trasformerà nell'occasione per festeggiare una vittoria. Perché, come comunicato dal sindaco Sala, il murale è salvo: "Prendersi cura della città è anche questo: cercare di rispettare l'arte in tutte le sue forme", ha scritto il primo cittadino che ha poi voluto ringraziare Clear Channel per aver sospeso l’affissione e per l'impegno a salvaguardare l’integrità dell'opera. Dall'ostello hanno voluto ringraziare il sindaco e anche tutti coloro che hanno contribuito a salvare il murale: l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno, Luca Gibillini, la deputata Pd Lia Quartapelle e la consigliera di Municipio Rossella Traversa.

La street art al museo

La decisione del Comune e del sindaco è in qualche modo in linea con quello che sembra un atteggiamento di apertura di Palazzo Marino verso il tema della street art. Già anni fa l'allora assessore Carmela Rozza aveva lanciato il progetto di cento muri liberi da assegnare ai writer per le loro opere. Restano certo molte le questioni di fondo su cui dibattere: cosa sia da considerare street art e cosa no, quale debba essere l'equilibrio tra la libera espressione artistica e i diritti di chi magari è proprietario di uno stabile e non vuole che i muri vengano coperti, neanche da opere d'arte. Tante questioni che attraversano non solo Palazzo Marino ma tutte le amministrazioni cittadine. A Milano comunque la street art è stata protagonista indiscussa dell'offerta artistica anche di tipo tradizionale già sul finire dello scorso anno: la controversa mostra di Banksy al Mudec ha infatti attirato migliaia di visitatori.

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