Milano, l’avvocatessa accoltellata al suo aggressore: “Vigliacco, costituisciti”
La persona che ha accoltellato l'avvocatessa Paola Marioni non è ancora stata individuata. Ma la professionista milanese difficilmente potrà dimenticarsi il volto del suo aggressore: un uomo calvo, distinto e con accento del nord, che aveva preso appuntamento con Marioni nello studio in via dei Pellegrini, zona Porta Romana, lo scorso 20 luglio poco prima delle 19. Doveva essere l'ultimo appuntamento della giornata lavorativa: una mossa strategica da parte dell'aggressore, che ha dato alla 57enne un cognome, "Deandrese", che molto probabilmente è falso. Poi le coltellate, sferrate all'addome e al collo. La corsa in ospedale, con la 57enne che ripete quel cognome ai soccorritori e, dopo, alla polizia.
L'avvocatessa: Gesto vigliacco, quello che ha fatto è molto brutto
Adesso l'avvocatessa è fuori pericolo, anche se la sua degenza in ospedale prosegue. La donna è stata intervistata dalla tv locale Telelombardia. Ai microfoni dell'emittente la 57enne ha lanciato un vero e proprio appello al suo aggressore, ancora in fuga: "Io gli consiglierei di costituirsi perché quello che ha fatto è molto brutto e alla fine vivere anche con il senso di colpa è qualcosa di pesante". Secondo la 57enne si è trattato di "un gesto molto vigliacco… proprio da persona vile, profondamente e ingiustamente cattiva nei miei confronti. Non immagino neanche da dove possa venire tutta questa rabbia". Gli inquirenti stanno scandagliando i contatti della professionista, avvocatessa con una lunga carriera alle spalle, specializzata in amministrazioni condominiali. Si cerca di capire se vi possano essere stati, in passato, motivi di screzio tra il cliente e l'avvocatessa. Ma la donna ha detto di non aver mai visto prima il suo aggressore: che sia dunque legato a qualche altro cliente della donna?
A breve l'avvocatessa tornerà nel suo studio: non so come farò
Paola Marioni non si dà pace: "Più che altro è l'angoscia che sale la notte. Ci penso continuamente, anche se cerco di rimuovere ma è ancora una botta molto calda", ha detto la donna ai microfono di Telelombardia. Tra poco, quando terminerà la degenza ospedaliera, la 57enne dovrà comunque ritornare nel suo studio, lì dove è stata accoltellata: "Non so come farò, ho paura che possa succedere di nuovo, ma non mi arrendo, non voglio dargliela vinta". La professionista confida nel lavoro delle forze dell'ordine e spera che l'aggressore possa essere presto individuato. Ne va non solo dell'incolumità della 57enne, ma anche di quella di possibili altre vittime dell'uomo. Secondo l'avvocatessa, infatti, il suo aggressore potrebbe anche non fermarsi: "Non penso di essere l'unica che sarà vittima di questo signore. Mi ha dato l'impressione che non fossi solo io nel suo mirino".