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Milano, il verbale dello stupro di cui è accusato l’ex assessore Massari: “Mi ha chiusa in garage”

Svelato il verbale della donna che accusa Paolo Massari, ex assessore all’Ambiente del Comune di Milano della Giunta di Letizia Moratti tra il 2009 e il 2010, nonché giornalista di Mediaset, di stupro. “Mi ha minacciata di fare quanto mi stava ordinando altrimenti per me ci sarebbero state conseguenze peggiori”, ha detto la donna, che ha poi aggiunto: “Mi avrebbe aggredito e costretta mio malgrado”.
A cura di Filippo M. Capra
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Emergono i dettagli del verbale della denuncia di Silvana, la donna che accusa l'ex assessore milanese all'Ambiente della Giunta Moratti, nonché giornalista di Mediaset, Paolo Massari, di stupro. L'uomo è stato arrestato ieri, domenica 14 giugno. La donna che lo accusa di averla violentata, sarebbe stata stuprata nella serata di sabato 13 giugno, in un garage.

La donna: Mi ha chiusa in garage

La donna era stata soccorsa in via Nino Bixio senza vestiti addosso e trasferita alla clinica Mangiagalli. Lì ha raccontato quanto sarebbe successo, puntando il dito contro Massari che successivamente è stato rintracciato e portato nel carcere di San Vittore dalla polizia di Milano. Ora, spuntano le dichiarazioni firmate dalla donna nel verbale della denuncia presentata ai danni di Massari, nel quale si legge che la vittima – come riportato da Repubblica – vecchia compagna di classe dell'ex assessore, ipotizzava sarebbero andati a cena in un locale della zona. Al contrario, però, "Paolo ha abbassato la saracinesca del garage, con noi due soli all’interno. Lì ho avuto per la prima volta sentore che le reali intenzioni di Paolo fossero malevole o ingannevoli", ha dichiarato, aggiungendo di essersi sentita in trappola.

Messaggini spinti e allusioni sessuali

La violenza si sarebbe consumata in poco tempo, così come il comportamento dell'ex assessore avrebbe subìto un cambio repentino che non le avrebbe lasciato spazio né per chiedere aiuto né per fraintenderne le intenzioni. Il giornalista di Mediaset l'avrebbe infatti intimata di avvicinarsi a lui senza più chiederglielo, "minacciandomi di fare quanto mi stava ordinando altrimenti per me ci sarebbero state conseguenze peggiori", ha detto la donna, che ha poi aggiunto: "Mi avrebbe aggredito e costretta mio malgrado". La frequentazione tra i due inizia negli anni ottanta al liceo Parini, poi continua velatamente all'università, sino ad un mese fa, quando era ripresa a causa del lockdown. La donna, manager di palestre, chiedeva un po' di pubblicità in televisione. Massari avrebbe prontamente risposto presente, ricambiando le telefonate ma portando la conversazione "in ambito sessuale e ipotizzando incontri a sfondo sadomaso", rivela la vittima.

La vittima: Dopo la violenza voleva portarmi a cena senza che indossassi gli slip

La sera di sabato 13 giugno si erano ritrovati per farsi una bevuta in nome dei vecchi tempi, ma Silvana non aveva captato alcuna minaccia, poiché nei messaggi d'invito di Massari non vi sarebbe stato alcun riferimento esplicito. Dopo il drink, la scusa: passiamo da casa che recuperiamo la macchina e parcheggio lo scooter, le avrebbe detto l'ex assessore per trarla in inganno. Lì sarebbe iniziato il suo inferno: "Mi ha strattonato e schiaffeggiato, poi mi ha scaraventato sul divano. Sempre più terrorizzata, ho capito che ormai Paolo era ingestibile". La donna dice quindi di aver sperato nella fine dell'incubo quando "Paolo mi ha intimato di rivestirmi per andare a cena senza indossare gli slip". La donna è riuscita a mettersi in salvo fuggendo dalla saracinesca semiaperta del garage, poi l'incontro con le forze dell'ordine.

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