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Milano, il campione di basket Mike James fermato dai carabinieri “armi in pugno”: spunta un video

Dopo le accuse del campione di basket Mike James ai carabinieri di Milano spunta un video che sembra dar ragione all’Arma. Il campione dell’Olimpia Milano aveva detto di essere stato fermato dai militari “armi in pugno” per un controllo. L’Arma aveva smentito. In un filmato si vede effettivamente un clima disteso e i carabinieri non impugnano armi. Ma James non ci sta e difende la sua versione: “Il video è stato girato 20 minuti dopo i fatti”.
A cura di Francesco Loiacono
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Mike James (Foto: Twitter)
Mike James (Foto: Twitter)

Prosegue la querelle tra il campione di basket Mike James e i carabinieri di Milano. Tutto è nato da una pesante accusa lanciata il 5 gennaio su Twitter dal campione statunitense di pallacanestro, che milita nell'Olimpia Milano. James aveva riferito di essere stato fermato dalla polizia (anche se poi si sono rivelati essere i carabinieri) in viale Berengario, zona Citylife, per quello che doveva essere un controllo. Ma i militari dell'Arma secondo il campione statunitense sarebbero scesi con le pistole in pugno e avrebbero chiesto a lui e ai suoi amici di mostrare i documenti. A qualcuno che ha commentato l'episodio su Twitter James aveva risposto ipotizzando che l'atteggiamento dei carabinieri fosse dipeso dal colore della sua pelle, essendo lui afroamericano.

Il filmato che sembra smentire le accuse girato dopo 20 minuti

L'Arma aveva smentito le accuse, parlando di un normale controllo effettuato da parte del Cio – Compagnia intervento operativo -, un reparto che indossa divise molto simili a tenute antisommossa, ma escludendo che i militari impugnassero armi durante il controllo. E un video apparso dopo la denuncia di James sui social network sembra dare ragione ai carabinieri. Le immagini mostrano infatti un clima disteso, con i carabinieri che non impugnano le armi e uno di loro che cerca anche di fare conversazione con James e i suoi amici: "Chi è che gioca a basket? In quale squadra?", chiede il militare. Ma il campione statunitense non ci sta e su Twitter ha replicato, difendendo la sua versione: "Il video è stato girato 20 minuti dopo i fatti", ha scritto, e le immagini non sarebbero relative dunque alle prime fasi del controllo. "In questo video avevano scoperto che ero un giocatore di basket e volevano fare conversazione", spiega James che poi aggiunge in maniera caustica: "Ma so che ognuno può riferire ciò che vuole".

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