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Milano, ergastolo per l’ex presentatore tv Alessandro Cozzi: “Uccise Alfredo Cappelletti”

L’ex conduttore tv Alessandro Cozzi è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Alfredo Cappelletti. Si chiude così, almeno in primo grado, il “cold case” relativo alla morte dell’imprenditore, trovato senza vita nel suo ufficio di Milano nel 1998. Un caso che per due volte era stato archiviato come suicidio. Cozzi sta già scontando 14 anni di carcere per l’omicidio dell’imprenditore Enrico Vitiello.
A cura di Francesco Loiacono
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L'ex conduttore tv Alessandro Cozzi è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Alfredo Cappelletti. Si è chiuso così, almeno in primo grado, il "cold case" relativo alla morte dell'imprenditore, che il 13 settembre del 1998 fu trovato senza vita nel suo ufficio di Milano, in via Malpighi, ucciso da una coltellata al petto. All'inizio si era ipotizzato che Cappelletti si fosse suicidato e il caso era stato archiviato già due volte. Oggi, nell'aula della Corte d'Assise di Milano, è arrivato invece il colpo di scena: Cozzi è stato giudicato colpevole di omicidio volontario premeditato ed è stato perciò condannato al massimo della pena.

Cozzi sta già scontando 14 anni per un altro omicidio

Cozzi, 59enne ex conduttore televisivo di Rai Educational, sta già scontando 14 anni di carcere per l'omicidio dell'imprenditore Enrico Vitiello, con cui il 59enne si era indebitato per 17mila euro. Un delitto commesso nel marzo del 2011 e confessato da Cozzi, che colpì l'imprenditore all'interno della sua agenzia per il lavoro interinale con 53 coltellate. Proprio le "assordanti analogie" tra i due delitti avevano spinto il giudice per le indagini preliminari Franco Cantù Rajnoldi a disporre l'imputazione coatta di Cozzi anche per l'omicidio Cappelletti, all'epoca socio in affari e amico dell'ex presentatore tv. Una richiesta che lo scorso settembre era stata accolta dal giudice per l'udienza preliminare Laura Marchiondelli, che aveva rinviato a giudizio l'ex presentatore televisivo.

I parenti della vittima sono scoppiati in lacrime

Cozzi si è sempre proclamato innocente, sostenendo la tesi del suicidio dell'amico: "Era a disagio a causa dei suoi problemi di salute (era stato colpito da un'ischemia, ndr)", aveva detto. La richiesta di condannarlo all'ergastolo è stata avanzata dal pubblico ministero Maurizio Ascione, lo stesso che aveva riaperto per la terza volta il "cold case" di 19 anni fa ma aveva poi chiesto l'archiviazione per l'ex conduttore televisivo, sulla base di una perizia che aveva escluso la presenza del Dna di Cozzi sul coltello con cui Cappelletti era stato ucciso. Oggi invece la decisione dei giudici: fu Cozzi a uccidere l'amico imprenditore con una coltellata nel petto. Una sentenza che ha fatto scoppiare in lacrime i parenti della vittima, che hanno avuto giustizia a quasi 20 anni dalla morte dell'imprenditore. Per la moglie e i due figli di Cappelletti il giudice ha disposto una provvisionale rispettivamente di 100mila e 200mila euro ciascuno.

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