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Milano, ergastolano in permesso premio accoltella accoltella e rapina anziano: condannato

Condannato all’ergastolo per quattro omicidi, durante un permesso premio nel novembre dello scorso anno aveva accoltellato e rapinato un anziano nel parcheggio dell’ospedale San Raffaele di Milano. Per Antonio Cianci è arrivata ora la condanna a 9 anni e 4 mesi che si somma a quelle già a suo carico.
A cura di Simone Gorla
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Antonio Cianci
Antonio Cianci

Condannato all'ergastolo per quattro omicidi commessi negli anni Settanta, durante un permesso premio aveva accoltellato un anziano all'ospedale San Raffaele di Milano, il 9 novembre dello scorso anno. Oggi per Antonio Cianci è arrivata la condanna a 9 anni e 4 mesi. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato dal gup di Milano Angela Minerva, a seguito dell'inchiesta del pubblico ministero Nicola Rossato.

Ergastolano in permesso premio accoltella un anziano: condannato Antonio Cianci

Cianci, che nel 1979 uccise un metronotte e tre carabinieri della stazione di Melzo, nel Milanese, ha rapinato e quasi ucciso un anziano di 79 anni, approfittando del permesso premio per mettere a segno il colpo che aveva pianificato. Si è avvicinato alla vittima nel parcheggio sotterraneo del San Raffaele, travestito da operatore sanitario, e si è fatto consegnare quello che aveva. Misero il bottino della rapina: meno di euro e un telefono cellulare. Per questo, infuriato, ha sferrato una coltellata alla gola della vittima con un taglierino.

L'agguato nel parcheggio sotterraneo del San Raffaele

Il caso aveva riaperto vecchie ferite e scatenato polemiche sul permesso concesso al detenuto, da quarant'anni in carcere prima a Opera e poi a Bollate. "Sono sconvolta dal fatto che si sia permesso a questo essere ignobile, che massacrava senza pietà, di mettere un'altra famiglia in condizioni di dolore, calpestando e oltraggiando, tra l'altro, ancora la memoria di mio padre e dei suoi colleghi", ha commentato Daniela Lia, figlia di Pietro Lia, uno dei carabinieri uccisi nel 1979. Per Cianci, in carcere da quattro decenni, con la nuova condanna si concretizza ulteriormente un futuro nei penitenziari a vita.

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