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Milano, ecco la mobilità del futuro: nuova metro e Area C più estesa

Illustrata venerdì da Palazzo Marino la bozza del Piano urbano della mobilità sostenibile che riguarda il prossimo decennio. Tra gli interventi, oltre all’estensione di Area C e a un’eventuale nuova linea della metro, previsti anche incrementi per bike e car sharing.
A cura di Francesco Loiacono
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La società mista per costruire la metro 4 (che in realtà sarà la quinta linea della città) è appena stata costituita, bike e car sharing funzionano a pieno regime e saranno presto affiancati dallo scooter sharing mentre le linee più vecchie della metro necessitano di qualche lavoro di ammodernamento, per evitare che si possano bloccare per un'intera mattinata così come avvenuto qualche giorno fa. Eppure il Comune di Milano non si ferma al presente e all'immediato futuro, ma guarda più in là. Venerdì scorso è stato illustrato il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), con il quale il capoluogo lombardo punta a mettersi a livello di altre città europee per quanto riguarda il trasporto urbano. E alcune novità presentate sembrano eclatanti: estensione dell'Area C, incremento delle biciclette e delle automobili in condivisione, istituzione delle Zone 30 – aree con limiti di velocità a 30 km orari – in tutte le periferie non attraversate da assi di collegamento e soprattutto una nuova linea della metropolitana, la sesta della città.

Il piano sarà discusso da gennaio

Il Pums in realtà è solo un bozza, e potrà subire modifiche. Sarà discusso a partire dal prossimo gennaio, e riguarda un piano di interventi decennale dal 2015 al 2025. Tra tempi tecnici per emendamenti e passaggi in Consiglio comunale, potrebbe essere approvato non prima del prossimo autunno. Previsto anche un costo per tutti gli interventi: 2 miliardi e 900mila euro, che non comprendono però l'eventuale realizzazione della nuova linea della metro. Secondo uno studio presentato insieme al piano, qualora venisse realizzata la nuova linea dovrebbe attraversare la città a sud-est a nord-ovest, collegando le zone da Ripamonti a Quarto Oggiaro. Tra gli interventi più immediati previsti dal Pums c'è il monitoraggio delle 100 porte d'accesso alla città con le telecamere, funzionale a un eventuale divieto d'ingresso per gli autocarri Euro zero, i mezzi più inquinanti in circolazione, che contribuiscono all'emissione del 20 per cento delle polveri sottili. In previsione, inoltre, anche il prolungamento delle attuali linee della metro e sistemi di pagamento diversificati: si potrebbe pagare un biglietto in base al tragitto fatto e all'orario in cui si utilizza la metropolitana.

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