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Milano e Lombardia, stop ai diesel Euro 3: ecco come vedere se la vostra auto può circolare

Da oggi, lunedì 1 ottobre 2018, scattano a Milano e in Lombardia i nuovi blocchi alla circolazione dei veicoli diesel più inquinanti, quelli che appartengono alla classe Euro 3 (senza filtro antiparticolato). Ecco tutte le nuove regole, le sanzioni previste e come fare a capire se la propria vettura potrà circolare oppure no.
A cura di Redazione Milano
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L'infografica sui nuovi divieti sul sito di Regione Lombardia
L'infografica sui nuovi divieti sul sito di Regione Lombardia

Da oggi, lunedì 1 ottobre 2018,  scattano i nuovi divieti di circolazione per contrastare l'inquinamento in Lombardia e nelle altre regioni che hanno siglato il Piano aria del Bacino padano (Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna). Al bando i vecchi diesel che rispettano la norma Euro 3 (salvo quelli equipaggiati con Fap, filtro antiparticolato). Fino al 31 marzo 2019 potranno circolare solo di sera e nei weekend, salvo eccezioni. In Lombardia lo stop ai veicoli diesel Euro 3 riguarda circa 420mila auto e 160mila furgoni: nella sola città di Milano dovranno restare in garage, per evitare multe salate, circa 45mila veicoli. Questi nel dettaglio i divieti in vigore da lunedì 1 ottobre 2018:

  • Le limitazioni per gli autoveicoli Euro 0 a benzina e diesel e Euro 1 e 2 diesel sono in vigore permanentemente tutto l'anno, a partire da lunedì 1 ottobre 2018, dal lunedì al venerdì (esclusi festivi infrasettimanali) dalle ore 7.30 alle ore 19.30. Lo stop vale per i comuni lombardi di prima e seconda fascia (per verificare in quale fascia si trova il vostro qui l'elenco dei comuni in fascia 1 e qui l'elenco dei Comuni in fascia 2), in totale 570 cittadine lombarde.
  • Lo stop agli autoveicoli diesel Euro 3 è in vigore dall'1 ottobre 2018 al 31 marzo del 2019 (e successivamente ogni semestre invernale), dal lunedì al venerdì (esclusi festivi) dalle ore 7.30 alle 19.30. Lo stop è in vigore nei 209 Comuni di prima fascia e in cinque comuni di seconda fascia: Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e San Giuliano Milanese, in totale 214 Comuni.
  • Per i motocicli e ciclomotori a due tempi Euro 0 vige il divieto di circolazione permanente su tutto il territorio regionale (tutto l'anno, 24 ore su 24).
  • Per i motocicli e ciclomotori a due tempi Euro 1 le limitazioni sono in vigore dal lunedì al venerdì (esclusi festivi infrasettimanali) dalle ore 7.30 alle 19.30, dall'1 ottobre fino al 31 marzo di ogni anno. Lo stop vale solo per i 209 Comuni di prima fascia.

Ulteriori divieti nell'Area C di Milano

Per quanto riguarda l'Area C di Milano, cioè la Zona a traffico limitato che riguarda la Cerchia dei bastioni di Milano, ci sono ulteriori divieti che si aggiungono a quelli regionali: riguardano i veicoli merci alimentati a gasolio Euro 4 e i veicoli destinati all’autonoleggio con conducente (Ncc) maggiori di 9 posti senza Fap (filtro antiparticolato), classificati come ‘diesel pesanti'. Fino al 30 settembre 2019 proseguirà la sperimentazione delle deroghe già applicate al divieto di accesso per i veicoli merci nella finestra oraria compresa tra le ore 8 e le ore 10 dal lunedì al venerdì feriali. L'assessore alla Mobilità e all'ambiente di Milano, Marco Granelli, ha detto a riguardo: "Le polveri sottili che infestano il bacino padano non si vedono però sono pericolose per tutti noi che le respiriamo. Un nemico insidioso che stiamo combattendo da anni. Vogliamo continuare ad abbattere gli inquinanti, sappiamo di chiedere sacrifici agli automobilisti ma lo sforzo non è inutile, l'aria sta già progressivamente migliorando. Per questo andiamo avanti fino al blocco totale dei veicoli diesel previsto per il 2030".

Chi può circolare

Come scritto sul sito di Regione Lombardia, sono esclusi dal blocco i seguenti veicoli: elettrici leggeri da città, veicoli ibridi e multimodali, micro veicoli elettrici ed elettroveicoli ultraleggeri; veicoli muniti di impianto, anche non esclusivo, alimentato a gas naturale o gpl, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione (solo per i veicoli a doppia alimentazione benzina-gas); veicoli alimentati a gasolio, dotati di efficaci sistemi di abbattimento delle polveri sottili, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione, omologati ai sensi della vigente normativa (per efficace sistema di abbattimento delle polveri si intende un sistema in grado di garantire un valore di emissione della massa di particolato pari o inferiore al limite fissato dalla normativa per la classe emissiva Euro 5 diesel per quella data categoria di veicolo); veicoli di interesse storico o collezionistico ai sensi dell’articolo 60, comma 4, del D.lgs. n. 285/1992 e i veicoli con più di vent’anni e dotati dei requisiti tecnici previsti dall’articolo 215 del decreto del Presidente della Repubblica n. 495 del 16 dicembre 1992 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada), in possesso di un documento di riconoscimento redatto secondo le norme del Codice tecnico internazionale della Fédération Internationale des Véhicules Anciens (FIVA), rilasciato da associazioni di collezionisti di veicoli storici iscritte alla FIVA o da associazioni in possesso di equipollente riconoscimento regionale; veicoli classificati come macchine agricole di cui all’art. 57 del D.lgs. 285/1992; motoveicoli e ciclomotori dotati di motore a quattro tempi anche se omologati precedentemente alla direttiva n. 97/24/CEE del Parlamento Europeo e del consiglio del 17 giugno 1997, relativa a taluni elementi o caratteristiche dei veicoli a motore a due o tre ruote, cosiddetti euro 0 o pre Euro 1; veicoli con particolari caratteristiche costruttive o di utilizzo a servizio di finalità di tipo pubblico o sociale (veicoli delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, di pronto soccorso, scuolabus, mezzi di trasporto pubblici, veicoli dei corpi diplomatici e consolari e quelli muniti del contrassegno per il trasporto di portatori di handicap , esclusivamente utilizzati negli spostamenti del portatore di handicap stesso).

Come controllare le classi di emissione Euro della propria auto

Come fare a capire a quale classe Euro appartiene la propria auto? La sigla Euro, seguita da un numero, è uno standard sulle emissioni prodotte dai veicoli stradali introdotto dall'Unione europea al fine di controllare e progressivamente ridurre l'inquinamento. Lo standard Euro 4 si applica ai veicoli stradali nuovi venduti nell'Unione europea a partire dal 2006. Per conoscere a quale tipo di omologazione risponda il proprio veicolo si deve consultare il libretto di circolazione: in ogni caso tutti i veicoli immatricolati dopo il primo gennaio 2006 sono automaticamente Euro 4, cioè immettono nell'aria 0,025 grammi di Pm 2,5 (il particolato) per ogni chilometro. Se la vostra auto è stata immatricolata prima di questa data è probabile che non rispetti lo standard minimo e che sia quindi soggetta al blocco.

Le altre deroghe e le sanzioni previste

Molte le deroghe al provvedimento. La più importante, soprattutto per i pendolari, è quella che riguarda i veicoli che trasportano almeno tre persone: una norma per favorire il car pooling. Queste le altre: veicoli appartenenti a soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilità, individuabili o con adeguato contrassegno o con certificazione del datore di lavoro, che svolgono servizi manutentivi di emergenza; veicoli dei commercianti ambulanti dei mercati settimanali scoperti, limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il luogo di lavoro dal proprio domicilio e viceversa; veicoli degli operatori dei mercati all’ingrosso (ortofrutticoli, ittici, floricoli e delle carni), limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il proprio domicilio al termine dell’attività lavorativa; veicoli adibiti al servizio postale universale o in possesso di licenza/autorizzazione ministeriale di cui alla direttiva 97/67/CE come modificata dalla direttiva 2002/39/CE; veicoli blindati destinati al trasporto valori, disciplinati dal decreto del Ministero dei Trasporti n. 332 del 3 febbraio 1998; veicoli di medici e veterinari in visita urgente, muniti del contrassegno dei rispettivi ordini, operatori sanitari ed assistenziali in servizio con certificazione del datore di lavoro; veicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili ed indifferibili per la cura di gravi malattie in grado di esibire relativa certificazione medica; veicoli utilizzati dai lavoratori con turni lavorativi tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico, certificati dal datore di lavoro; veicoli dei sacerdoti e dei ministri del culto di qualsiasi confessione per le funzioni del proprio ministero; veicoli delle autoscuole utilizzati per le esercitazioni di guida e per lo svolgimento degli esami per il conseguimento del le patenti C, CE, D, DE ai sensi dell’art. 116 del Decreto legislativo 285/1992; veicoli dei donatori di sangue muniti di appuntamento certificato per la donazione. Per chi non rispetta le nuove regole, le sanzioni previste sono salate: variano da 75 a 450 euro.

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