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Nuovo stadio di San Siro

Milano, due progetti in gara per San Siro: le ipotesi per il nuovo stadio Meazza

Si avvicina il momento in cui i milanesi potranno conoscere il progetto per il rifacimento dello stadio Meazza di San Siro. Inter e Milan, nonostante gli appelli del sindaco Beppe Sala alla trasparenza e al coinvolgimento dei cittadini, hanno mantenuto segreti i dossier. In gara resterebbero du studi: Populous, un gigante del settore che ha progettato centinaia di arene nel mondo tra cui Wembley e il nuovo impianto del Tottenham a Londra, e l’italiano Progetto Cmr con Sportium.
A cura di Simone Gorla
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Si avvicina il momento in cui i milanesi potranno conoscere il progetto per il rifacimento dello stadio Meazza di San Siro. Inter e Milan hanno presentato a luglio il masterplan per il rinnovo dell'area, un progetto da 1,2 miliardi che prevede l'abbattimento del vecchio stadio e la costruzione di un nuovo impianto con una vasta area commerciale. Fino a ora, però, il mistero sui progetti in corsa e sui rendering del nuovo stadio resta fittissimo.

San Siro, in corsa due progetti per il nuovo Meazza

Secondo indiscrezioni i due club avrebbero ridotto da quattro a due la rosa dei progetti in lizza. I piani sono rimasti finora segreti, ma in gara ci sarebbe Populous, un gigante del settore che ha progettato centinaia di arene nel mondo. Tra i progetti firmati ci sono il nuovo stadio di Wembley e lo stadio del Tottenham inaugurato un anno fa. Il secondo studio dovrebbe essere italiano, Progetto Cmr con Sportium, che ha progettato tra l'altro la nuova Cagliari Arena e il futuro stadio del Padova Calcio. Sarebbero invece fuori dai giochi lo studio Boeri e Hok. L'aspetto del nuovo Meazza potrebbe, quindi, riprendere uno di questi impianti iper tecnologici. Tra i due mega studi in gara il favorito sarebbe Populous perché, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sarebbe stato contattato prima e avrebbe avuto più tempo per studiare il progetto.

Trasparenza e partecipazione dei cittadini: la richiesta di Sala caduta nel vuoto

Le due società milanesi sembrano quindi intenzionate ad andare avanti per la loro strada, nonostante gli appelli del sindaco Giuseppe Sala per un percorso condiviso con l'amministrazione, i tifosi e i cittadini. "Invito le squadre a una comunicazione molto aperta e trasparente", ha detto nei giorni scorsi il primo cittadino, "credo che a breve punteranno su un progetto, sarà necessario che lo facciano vedere ai cittadini". Una richiesta che finora è caduta nel vuoto. I progetti in corsa non sono stati resi pubblici, anche se Milan e Inter hanno assicurato di voler accogliere le sollecitazioni di Palazzo Marino.

Il dibattito è aperto su come affrontare la questione. Il sindaco ha ribadito nel weekend l'importanza della partecipazione della cittadinanza nei cambiamenti urbanistici, come già accaduto per la riqualificazione degli ex scali ferroviari e per i Navigli. Non è ancora chiaro, tuttavia, se saranno presentati pubblicamente entrambi i progetti in corsa prima della scelta finale, oppure se sarà svelato solo il vincitore. Una delle ipotesi è quella di allestire una mostra entro la fine di settembre.

Opposizione all'attacco: Una mostra del progetto scelto? Presa in giro

I lavori procedono, comunque, a luci spente. Una modalità che non piace alle opposizioni in consiglio comunale, che chiedono maggiore trasparenza. Il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione alla giunta, a firma del consigliere Simone Sollazzo, per chiedere aggiornamenti sullo sviluppo della pratica. Duro anche il  consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi: "Mostrare alla città i due progetti rimasti in gara con una mostra o una ‘illustrazione digitale' da realizzare entro il 24 settembre? In termini di apertura alla città e condivisione, questo approccio sa di presa in giro". Secondo l’esponente forzista "un percorso trasparente e rispettoso delle istituzioni sarebbe auspicabile, considerato che si parla non solo della realizzazione di un nuovo stadio, ma della trasformazione di una vasta area cittadina. Prima del 24 – prosegue l’azzurro – mi auguro che i consiglieri comunali possano quantomeno visionare il dossier e i rendering dei progetti".

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