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Milano, dopo le polemiche salta il concerto per le vittime delle foibe alla Palazzina Liberty

Il Comune di Milano ha revocato l’autorizzazione per un concerto che si sarebbe dovuto tenere il 13 febbraio alla Palazzina Liberty. L’iniziativa, voluta dal Municipio 4 per celebrare il “Giorno del ricordo delle vittime delle foibe”, aveva suscitato vibranti polemiche per la presenza di un cantante vicino alla formazione di ultradestra “Lealtà e azione”, Federico Goglio, in arte Skull.
A cura di Francesco Loiacono
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La Palazzina Liberty (foto di Yorick39 - Wikipedia)
La Palazzina Liberty (foto di Yorick39 – Wikipedia)

Dopo le polemiche e la lettera del sindaco di Milano Beppe Sala, è ufficialmente stato annullato il concerto che si doveva tenere il prossimo 13 febbraio alla Palazzina Liberty. All'evento, organizzato in occasione del "Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe", avrebbe dovuto partecipare anche il cantautore Federico Goglio, conosciuto come Skoll e "noto per ispirarsi a temi, idee e valori che non appartengono alla tradizione democratica della nostra città", come aveva scritto il sindaco Sala. E la sua presenza era stata vista come una vera e propria provocazione, dal momento che sarebbe avvenuta in un luogo, la Palazzina Liberty, da sempre legato a Dario Fo e a Franca Rame.

La denuncia di Sinistra per Milano

A sollevare il caso era stata la capogruppo di Sinistra per Milano, Anita Pirovano: "La Palazzina Liberty, storico teatro dove Dario Fo e Franca Rame fondarono nel 1974 il Collettivo Teatrale La Comune, ospiterà per la prima volta nella sua storia personaggi dichiaratamente vicini all’ultradestra neofascista di ‘Lealtà e Azione’ e a tesi revisioniste", aveva scritto.

La lettera di Sala al presidente del Municipio 4

A invitare Skoll era stato il presidente leghista del Municipio 4 Paolo Guido Bassi. Dopo le polemiche si Sinistra per Milano e dell'Anpi il caso era stato affrontato anche dal sindaco Sala, che aveva scritto una lettera a Bassi chiedendo in sostanza di rivedere la propria decisione: "Le esprimo pertanto la mia netta contrarietà a qualsiasi presenza che trasformi un evento della città per la memoria in un'esibizione propagandistica e di parte. Sono scelte di modesta prospettiva storica, che certamente non onorano le vittime: tutte le italiane e tutti gli italiani uccisi nelle foibe meritano altro, meritano di più. Le chiedo pertanto di unirsi a Milano e ai suoi valori più unanimi e trasversalmente riconosciuti, rivedendo il programma e comunque vigilando affinché talune partecipazioni non siano strumentalizzate e non si trasformino in un evento di propaganda di parte".

Il concerto potrebbe tenersi in un altro luogo

Bassi aveva risposto garantendo che avrebbe vigilato sui testi. Adesso però da Palazzo Marino hanno fatto sapere di aver revocato l'autorizzazione al Municipio 4, in quanto non sarebbero stati rispettati i tempi per la richiesta. Motivazioni puramente tecniche, quindi: dopo l'approvazione della delibera da parte del Municipio 4, la stessa non è stata inoltrata al Comune entro i 20 giorni previsti dal regolamento. Il presidente leghista del Municipio 4, secondo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica", non ha intenzione di forzare la mano per quanto riguarda la Palazzina Liberty, ma ha già affermato che troverà un altro posto per la serata: forse l'aula consiliare, "rivedendo il programma". Non si sa se il cantante Skoll sarà comunque presente: nel caso è prevedibile che le proteste proseguiranno, come già anticipato ad esempio da "Milano in Comune" di Basilio Rizzo.

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