Milano, dopo Expo tornano gli scioperi: venerdì 6 novembre treni a rischio
L'ombrello protettivo offerto da Expo non c'è più. Ed ecco allora che venerdì 6 novembre potrebbero concretizzarsi i disagi per tutti i pendolari e gli utilizzatori dei treni Trenord. Le organizzazioni sindacali Or.S.A. Ferrovie, Filt-Cgil, Uuilt-Uil, Fast Ferrovie, Ugl Trasporti e Faisa Cisal hanno infatti indetto uno sciopero che interesserà la fascia oraria tra le 9 e le 17, al quale potrebbero aderire anche i dipendenti di Trenord. Come annunciato sul sito della società controllata dalla regione Lombardia, la circolazione ferroviaria potrà quindi subire ritardi, variazioni o cancellazioni. Sarà interessato dallo sciopero anche il servizio aeroportuale Malpensa Express "Milano Cadorna/Milano Centrale – Malpensa Aeroportuale" e il collegamento "Malpensa Aeroporto – Bellinzona", per i quali sono comunque previsti autobus sostitutivi.
Previste le fasce di garanzia
Restano garantiti i collegamenti durante le fasce di garanzia (con treni in partenza entro le e ore 9 e con orario di arrivo a destinazione finale entro le ore 10 e quelli dalle 18 dalle 21). La società Trenord invita comunque tutti i viaggiatori a prestare attenzione ai monitor presenti nelle stazioni e agli annunci sonori.
Negli ultimi sei mesi Milano ha vissuto in una "bolla" per quanto riguarda gli scioperi: a causa dell'Expo l'ormai ex prefetto Francesco Paolo Tronca, ora chiamato dal governo a fare il commissario a Roma al posto del sindaco decaduto Ignazio Marino, ha annullato di fatto tutte le agitazioni indette ricorrendo in maniera massiccia allo strumento della precettazione. Adesso che l'Expo è finito, quindi, l'eventualità del primo sciopero da maggio sembra essere concreta. Tutti i pendolari lombardi sono avvisati.