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Milano, disabile viene fatto scendere dal treno a Cadorna: “Ce n’è un altro, siete troppi”

Edoardo Lucheschi, 45enne disabile al cento per cento, lo scorso venerdì è stato costretto a scendere da un treno regionale Trenord perché, come gli ha detto in modo brusco un controllore, a bordo c’era un altro disabile e lui non aveva comunicato per tempo la sua presenza. L’episodio è avvenuto alla stazione Cadorna, a Milano. Il fratello di Lucheschi, avvocato, ha scritto una lettera di denuncia spiegando che Edoardo non aveva chiesto alcun tipo di assistenza e si era già sistemato accanto alla sua accompagnatrice. Dall’azienda sono arrivate le scuse.
A cura di Francesco Loiacono
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Edoardo Lucheschi (da Facebook)
Edoardo Lucheschi (da Facebook)

Due disabili sono troppi su un treno regionale di Trenord. Almeno, questo è quanto si è sentito dire lo scorso venerdì Edoardo Lucheschi, 45enne disabile al cento per cento. A riportare la disavventura capitata ad Edoardo è il "Corriere della sera": venerdì pomeriggio il 45enne è salito su un convoglio regionale alla stazione di Cadorna, a Milano, insieme alla donna che lo accudisce, diretti alla stazione Bovisa. Un tragitto di pochi minuti per andare a prendere la figlia della donna da scuola. Dopo essere salito ed essersi seduto vicino alla sua accompagnatrice Edoardo ha ripiegato la sua carrozzina per occupare meno spazio possibile. Ma all'arrivo del controllore, il dipendente Trenord gli avrebbe intimato in modo brusco di scendere perché a bordo del convoglio c'era già un altro disabile e lui non aveva preavvertito della sua presenza, come deve fare (con 48 ore di anticipo) chi ha bisogno di assistenza a bordo.

Trenord si è scusata per l'accaduto

Edoardo, che non può parlare a causa della disabilità, è sceso sopraffatto dalla rabbia e ha poi raccontato l'accaduto al fratello avvocato. E il legale, Stanislao Lucheschi, ha scritto una lettera di denuncia a Trenord riportando l'accaduto e riservandosi di chiedere gli eventuali danni per il comportamento definito "umiliante e discriminatorio" da parte del controllore. Un comportamento fin troppo rigido, inoltre, perché nonostante quanto preveda il regolamento di Trenord Edoardo non aveva richiesto particolare assistenza e si era già accomodato su un normale sedile accanto alla sua accompagnatrice. La lettera denuncia del fratello di Edoardo ha sortito qualche effetto: Trenord si è scusata per l'accaduto definendosi dispiaciuta per l'accaduto e ha aperto un'indagine interna sull'episodio. Questa la nota pubblicata dall'azienda che gestisce il servizio di trasporto regionale in Lombardia: "Siamo profondamente rammaricati per quanto accaduto e ci scusiamo con la persona che ha subìto l’allontanamento dal treno. Mentre abbiamo aperto un’indagine interna, abbiamo preso contatto con il nostro cliente per poterlo incontrare presto. Il fatto segnalato – aggiunge Trenord nella nota – non doveva accadere e non rappresenta lo standard del servizio di assistenza che offriamo ogni anno a oltre 21mila persone, per circa 60 viaggi al giorno". La speranza è che, in futuro, i controllori possano agire con maggiore flessibilità e gentilezza, specie in casi come questo.

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