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Milano, dal 15 febbraio tornelli chiusi all’uscita della metro: guerra agli evasori

Dal 15 febbraio in tutte le stazioni della metro di Milano (con alcune eccezioni) sarà necessario timbrare il biglietto anche in uscita per superare i tornelli. Le misure anti-furbetti sono state comunicate da Atm, che ha affermato che in 5 anni il tasso di evasori si è comunque dimezzato: sono l’un per cento degli utilizzatori della metro.
A cura di Francesco Loiacono
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Atm dichiara guerra ai "furbetti" della metro che viaggiano senza biglietto. Dal 15 febbraio entra nella fase finale il progetto di chiusura dei tornelli anche all'uscita delle stazioni su tutta la linea. Chi entra ed esce dalla metro dovrà dunque timbrare il proprio biglietto, a tutte le ore e in tutte le fermate, con l'eccezione solo di quelle poche stazioni in cui le scale sono troppo vicine ai tornelli: Duomo (sulla linea rossa), Centrale e Cadorna. Fino ad adesso l'obbligo di obliterare il biglietto anche in uscita era in vigore solo in alcuni orari – non di punta, dalle 9.30 alle 16.30 e dalle 20 in poi – e in determinate stazioni. Per fronteggiare eventuali emergenze, in tutte le stazioni della metro saranno comunque inseriti dei dispositivi locali di sblocco automatico dei tornelli.

Gli evasori sono circa diecimila su un milione e 200mila utenti

A comunicare la "tolleranza zero" verso i furbetti è stata la stessa Azienda di trasporti milanese, diffondendo i dati relativi alla lotta contro i cosiddetti "portoghesi". Una lotta che ha portato a risultati tangibili: i controlli dal 2011 al 2015 son aumentati del 74 per cento, l'evasione tariffaria è stata dimezzata e riguarda solo l'1 per cento degli utenti. Si tratta comunque, come recita la stessa azienda, di un numero non indifferente: considerano che gli utenti giornalieri delle quattro linee di metropolitana sono oltre un milione e 200mila persone. Diecimila evasori sono "la popolazione di una media città": stanarli diventa un compito anche di civiltà, per non scoraggiare chi paga i mezzi pubblici tutti i giorni.

Anche per questo proseguirà l’attività delle squadre dei controllori, composte per la stragrande maggioranza da pubblici ufficiali: Atm ha chiesto "pazienza" ai cittadini che si lamentano per la massiccia presenza di squadre di controllori e per le loro richieste di esibire i titoli di viaggio, ricordando che "questi dipendenti svolgono il loro lavoro e servono proprio per  scoraggiare gli evasori, a beneficio della collettività".

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