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Milano, costringe la compagna a fare sesso minacciandola di morte: arrestato 45enne

Due mesi di violenze fisiche e psicologiche. Adesso un uomo di 45 anni, residente a Opera, nell’hinterland di Milano, è finito in carcere a San Vittore, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Tra maggio e giugno ha ripetutamente minacciato di morte la compagna, costringendola a fare sesso con lui.
A cura di Francesco Loiacono
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Un uomo di 45 anni, italiano e con diversi precedenti alle spalle, è stato arrestato dai carabinieri a Opera, nell'hinterland di Milano, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Vittima del 45enne la sua compagna, che per mesi ha dovuto sopportare angherie e violenze di ogni tipo, prima di trovare il coraggio di denunciarlo. I fatti denunciati sono andati avanti per due mesi, tra maggio e giugno. L'uomo, stando al racconto della compagna poi confermato dalle indagini svolte dai militari dell'Arma, in quei due mesi ha maltrattato ripetutamente la donna, sia a livello psicologico sia fisico. La minacciava di morte e usando il terrore psicologico la costringeva ad avere rapporti sessuali con lui. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Opera, che hanno portato avanti le indagini, il 45enne provava una gelosia morbosa e assillante nei confronti della donna.

Dopo due mesi di incubo la compagna ha denunciato l'uomo violento, ora in carcere

Dopo due mesi di incubo la compagna dell'uomo ha finalmente trovato la forza di rivolgersi alle forze dell'ordine, che durante gli accertamenti hanno riscontrato gravi elementi di colpevolezza nei suoi confronti. Un giudice del tribunale di Milano ha emesso nei confronti del 45enne un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 45enne, accusandolo di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. L'uomo violento è stato arrestato lo scorso 25 giugno e il provvedimento nel frattempo è stato convalidato: si trova adesso recluso nel carcere di San Vittore, in attesa di rispondere davanti alla giustizia della sua condotta.

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