Milano, cadavere fatto a pezzi e bruciato: arrestato a Parigi il terzo complice

Ancora una svolta nel misterioso delitto avvenuto a Milano, dove sabato scorso, 30 marzo, in zona Bovisasca è stato rinvenuto il cadavere di un uomo – presumibilmente, il corpo non è ancora stato identificato – orrendamente mutilato e dato alle fiamme. Gli uomini della Squadra Mobile di Milano, coordinati dal pm Paolo Storari, hanno arrestato un ragazzo colombiano di 20 anni che si nascondeva in un albergo di Parigi. Si tratta, dunque , del terzo arresto per l'efferato delitto, dopo che ieri erano stati arrestati altri due colombiani, un 21enne e un 38enne, uno dei quali era pronto a fuggire in Spagna. L'accusa per il 20enne arrestato in Francia, come per gli altri due, è quella di omicidio, vilipendio, distruzione e soppressione di cadavere. Determinante, nella cattura del 20enne colombiano, la collaborazione delle autorità francesi.

È la tarda serata di sabato 30 marzo quando, in via Cascina dei Prati, in zona Bovisasca a Milano, nel gabbiotto dei rifiuti di un condominio viene ritrovato un cadavere, fatto a pezzi e dato alle fiamme, all'interno di una valigia gettata tra i rifiuti. Ad effettuare la drammatica scoperta è un residente, che avverte i vigili del fuoco e le autorità: immediatamente partono le indagini della Questura di Milano volte a ricostruire cosa sia accaduto alla persona rinvenuta tra i rifiuti, la cui identificazione è ancora in corso: dall'analisi delle impronte digitali, è probabile si tratti di un uomo. Ieri gli arresti dei primi due sospettati del delitto, mentre oggi, nella capitale francese, è stato arrestato quello che sarebbe il terzo complice.