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Bimbo di due anni ucciso di botte dal padre

Milano, bimbo di due anni ucciso di botte dal padre: si valuta anche la posizione della madre

Secondo i primi esiti dell’autopsia Mehmed Hrustic, il bimbo di due anni e mezzo ucciso di botte dal padre a Milano, sarebbe morto a causa di un colpo in testa e non per un calcio sul petto, come confessato in un primo momento dal padre. Gli inquirenti stanno dunque valutando anche la posizione della madre, finora ritenuta solo persona informata sui fatti: si vuole capire se Mehmed abbia subito violenze e percosse anche nei giorni precedenti al delitto. Intanto ieri, in Croazia, si sono celebrati i funerali del piccolo.
A cura di Redazione Milano
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Aljica Hrustic e il figlio Mehmed, due anni, ucciso di botte dal padre
Aljica Hrustic e il figlio Mehmed, due anni, ucciso di botte dal padre
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Non sarebbe stato un calcio sul petto, ma una botta in testa la causa della morte del piccolo Mehmed, il bimbo di due anni e mezzo ucciso dal padre in un'abitazione in via Ricciarelli a Milano lo scorso 22 maggio. Oltre al 25enne Aljica Hrustic, reo confesso e in carcere da allora, gli inquirenti stanno adesso valutando anche la posizione della madre del bambino, già ascoltata subito dopo la tragedia e che in un primo momento era stata ritenuta solo persona informata sui fatti. Adesso però nuovi elementi trapelano dall'autopsia, i cui risultati completi saranno però disponibili solo alla fine di luglio. La causa della morte che emergerebbe dall'esame autoptico non combacia con quanto il papà del bimbo ha confessato agli inquirenti dopo essere stato arrestato alcune ore dopo l'orrendo delitto. Hrustic, che ha rivelato di fare un uso massiccio di droghe, aveva raccontato che non riusciva a prendere sonno e per questo, nelle prime ore del mattino del 22 marzo, si era alzato e aveva picchiato il figlioletto dandogli un calcio sul petto. Poi lui stesso aveva chiamato i soccorsi dicendo che suo figlio non respirava più. Quindi era fuggito, portandosi con sé altre due figlie.

Quando i soccorritori erano intervenuti avevano trovato in casa solo la madre del piccolo, una 23enne incinta, che in seguito aveva subito accusato il marito dicendo di aver cercato di fermarlo ma di essere stata picchiata a sua volta. Il bambino, ormai privo di vita, aveva il corpo pieno di lividi e i piedi fasciati, forse per via di alcune bruciature inferte con un accendino sotto la pianta dei piedi. Il bimbo aveva anche una costola rotta per via del calcio sferrato dal padre. Non sarebbe stato però solo quel calcio a uccidere Mehmed: gli inquirenti vogliono capire se il bambino abbia subito violenze e percosse anche nei giorni precedenti al delitto e molto probabilmente cercheranno di capire il ruolo della madre in questa vicenda di maltrattamenti e disagio famigliare, avvenuta in un appartamento popolare occupato in zona San Siro.

I funerali di Mehmed in Croazia

Ieri, intanto, in Croazia (nazione di origine della famiglia Hrusic) si sono celebrati i funerali del piccolo Mehmed, alla presenza anche di un suo fratellino. Le due sorelle del bimbo, di tre e un anno, si trovano invece in una struttura protetta nel Milanese. In un'altra comunità protetta si trova la madre di Mehmed. Il padre è invece in carcere a San Vittore: il suo avvocato ha chiesto che venga effettuata una perizia psichiatrica sul sua assistito, nominando un medico legale e un consulente.

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