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Milano, Beppe Sala lancia la sfida green: “La battaglia per l’ambiente è politica, ci penso io”

“La battaglia per l’ambiente è una battaglia profondamente politica. Per questo motivo ho deciso di accorpare le deleghe relative alla Transizione Ambientale e di prenderle direttamente in carico”. Beppe Sala lancia la sua sfida in difesa dell’ambiente e, in occasione del riordino delle deleghe nella sua giunta, prende in prima persona quelle relative al delicato capitolo del futuro sostenibile della metropoli. “Abbiamo il dovere di dare risposte ai giovani”.
A cura di Simone Gorla
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"La battaglia per l'ambiente è una battaglia profondamente politica. Lo sostengo dalla mia candidatura a sindaco di Milano. E oggi più che mai ne sono convinto. Per questo motivo ho deciso di accorpare le deleghe relative alla Transizione Ambientale e di prenderle direttamente in carico". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha spiegato così la sua decisione, comunicata questa mattina, di farsi carico personalmente di tutte le deleghe legate all'ambiente sotto l'impegnativa etichetta di "Transizione Ambientale". Il primo cittadino vuole così rilanciare sulla rivoluzione green di Milano, uno dei temi da sempre al centro della sua azione politica e in nome del quale ha fatto scelte anche impopolari come la creazione di Area B, la zona a traffico limitato vietata ai diesel più inquinanti che comprende la gran parte del territorio comunale.

Sala: Abbiamo il dovere di dare risposte ai giovani

"I giovani di tutto il mondo chiedono alle istituzioni e ai governi di affrontare questo tema con serietà e urgenza. Abbiamo il dovere di dare loro risposte efficaci. E ormai il problema è talmente evidente che tocca la sensibilità di tutti, non solo dei giovani", ha sottolineato il sindaco, "ecologia e sostenibilità continueranno a guidare le nostre scelte – dalla mobilità all'urbanistica – con l'obiettivo di disegnare un progetto sociale più responsabile e consapevole per la Milano del 2030 e oltre".

Milano laboratorio di ambientalismo propositivo

"Ancora una volta la nostra città si fa laboratorio di sperimentazione e modello, in grado di fare fronte comune con le più importanti e grandi città del mondo. Non diremo no a tutto in nome dell'ambiente. Il nostro sarà un ambientalismo propositivo", ha annunciato il primo cittadino che vede "nelle sfide – dal cambiamento climatico al risparmio energetico, dalla raccolta differenziata dei rifiuti alla mobilità sostenibile – delle opportunità per crescere, innovare e migliorare, a favore della città, dei cittadini e del Pianeta". Sarà quindi un ambientalismo alla “milanese”, senza pensare "di avere la verità in tasca, ma pronti a collaborare con tutti (aziende, associazioni, cittadini) quelli che condividono una visione positiva dell’ambiente e della sua importanza".

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