Milano, arrivati altri 500 profughi. Majorino: “Rischiano di dormire in strada”
Il tema dell'arrivo e dell'accoglienza dei profughi continua a investire in pieno Milano, città che in meno di due anni ha ospitato circa 76mila persone in transito verso i Paesi del Nord Europa. Nello scorso weekend sono stati circa 500 i migranti giunti nel capoluogo lombardo, determinando una nuova situazione d'emergenza della quale si è fatto portavoce l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino: "La situazione dei profughi è tornata complicatissima. Ieri – sabato, ndr – sono stati registrati 399 arrivi e siamo andati oltre i 1000 accolti nelle nostre strutture. Strutture che sono da settimane meno capienti di prima poiché il Ministero dell'Interno ci ha inviato qua richiedenti asilo che dovrebbero essere collocati altrove che così tolgono il posto ai "transitanti", cioè coloro che non richiedono asilo e di cui Milano si occupa da 23 mesi", ha scritto Majorino su Facebook.
Il risultato di questa affluenza straordinaria, che è proseguita anche domenica, è che i locali della stazione Centrale, in via Tonale, che sarebbero dovuti servire solo come punto di smistamento sono divenuti dei dormitori, con la predisposizione di brandine. Nonostante questo, però, come ammette lo stesso Majorino "il rischio di avere un sacco di gente per strada nelle prossime ore si è fatto nuovamente concreto".
Milano, arrivati altri 500 profughi. Majorino: "Rischiano di dormire in strada"
Non va meglio alla struttura di accoglienza della Croce rossa a Bresso, nord di Milano, uno degli hub gestiti direttamente dal Viminale. Il centro, teatro negli scorsi giorni di una protesta dei profughi contro le condizioni in cui sono ospitati e per la richiesta dei documenti loro necessari per proseguire il viaggio, è sovraffollato, anche per via dei continui invii di richiedenti asilo da parte del Viminale. Anche per questo, Majorino attacca il governo e Regione Lombardia: "Le assicurazioni del Viminale di queste settimane (sul fatto che si investano di più altre città perlomeno sui richiedenti) sono state disattese. E a conferma del fatto che il sistema nazionale non funzioni si registrano anche casi di identificati che vanno via dai centri del sud autonomamente. In tutto questo Regione Lombardia fa un ostruzionismo calcolato. Non coinvolge altre città e così il peso massimo continua a stare sulle nostre spalle".
La situazione potrebbe migliorare con l'apertura dei locali in via Sammartini, concessi dalle Ferrovie dello Stato, e dell'ex barberia del sottopasso: dovrebbero garantire circa 200 posti letto in più, oltre a docce e bagni da mettere a disposizione dei migranti.