Milano, abbandonate in strada e sommerse da multe: il triste destino delle auto Twist
Sole e abbandonate, sepolte dalle foglie cadute dagli alberi e dalle multe del Comune di Milano. Parliamo delle auto di Twist, uno dei tanti operatori di car sharing attivi sul territorio meneghino, almeno fino a qualche settimana fa. Già, perché lo scorso 17 novembre la società delle Volkswagen "Up!" azzurre aveva comunicato ai suoi clienti la sospensione momentanea del servizio, sembra a quanto pare per motivi economici.
Una notizia che era stata accolta dal Comune di Milano con molta partecipazione: "Abbiamo appreso con rammarico della situazione di difficoltà che sta attraversando Twist e della conseguente scelta di sospendere momentaneamente l’attività. Auspichiamo che la società, che in questi anni ha offerto un ottimo servizio ai cittadini – è stata tralaltro la prima a raggiungere i paesi dell'hinterland, ndr – possa presto superare ogni criticità e tornare operativa", aveva detto l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran in una nota ufficiale di Palazzo Marino.
Sui parabrezza delle auto si accumulano le contravvenzioni
Parole che però si scontrano con la realtà dei fatti. A distanza di qualche settimana dalla sospensione del servizio, alcune Volkswagen giacciono infatti ancora lungo le strade della città, posteggiate evidentemente lì dove gli ultimi clienti le hanno lasciate. Si tratta in molti casi di posti auto nelle strisce blu – quindi a pagamento -, o gialle – riservate ai residenti -: tutti posteggi dove, normalmente, le vetture che fanno parte degli operatori di car sharing non pagano la sosta. Per le Volkswagen azzurre sembra però che non sia più così. Lo testimoniano le multe che fioccano, datate da fine novembre in poi.
Una breve ricognizione ha permesso di notare vetture di Twist multate in via Giovio, in piazza Luigi di Savoia (nei pressi della stazione Centrale), lungo via Reggimento Savoia Cavalleria, su via Morgagni. Qui, sul parabrezza di un'auto si erano accumulate addirittura cinque contravvenzioni diverse. Alcune erano ormai illeggibili, ma dove si riusciva a leggere il motivo della sanzione, risultava che l'auto non aveva più i permessi per sostare all'interno delle strisce blu (o gialle, negli altri casi).
Dal Comune escludono che sia un "accanimento terapeutico"
La legge è legge, si sa. E quindi solerti ausiliari della sosta e vigili stanno semplicemente svolgendo il proprio lavoro, che però va a colpire vetture destinate a rimanere parcheggiate in posti vietati chissà per quanto tempo ancora, accumulando sanzioni su sanzioni. Dal Comune, dove sembrano all'oscuro della questione, negano che si tratti di una sorta di "accanimento terapeutico". Di certo, però, se davvero alla base della decisione della società Twist ci sono motivi economici, multare le auto rimaste in strada non sembra il modo migliore per aiutare Twist a "superare ogni criticità". Alla fine non è escluso, comunque, che Palazzo Marino e la società trovino un accordo. Ne gioverebbero di sicuro gli utenti iscritti al servizio, molti dei quali ancora in attesa di sapere cosa accadrà agli abbonamenti annuali sottoscritti (a differenza di altri operatori, infatti), per iscriversi al servizio Twist car era previsto il pagamento di una quota una tantum.