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Milano, a processo l’ex primario di ortopedia accusato di lesioni sui pazienti

Norberto Confalonieri, l’ex primario dell’ospedale ortopedico Gaetano Pini di Milano, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione e lesioni. Il processo si aprirà il prossimo 6 giugno. È accusato di aver caldeggiato l’acquisto di protesi da una multinazionale in cambio di soldi e sponsorizzazioni, nonché di aver procurato lesioni ad alcuni suoi pazienti per provare nuove tecniche chirurgiche. Confalonieri, che era stato arrestato il 23 marzo dello scorso anno, è tornato libero a novembre.
A cura di Francesco Loiacono
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Norberto Confalonieri, l'ex primario del Gaetano Pini di Milano, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di corruzione e lesioni. Il processo si aprirà il prossimo 6 giugno davanti alla quarta sezione del tribunale di Milano. Il giudice per l'udienza preliminare Laura Marchiondelli ha mandato a processo, oltre al medico, anche altri due imputati, accusati della sola corruzione: sono un agente di commercio e una dipendente della multinazionale Johnson&Johnson, azienda che tra le altre cose produce protesi mediche. Proprio le protesi sono al centro di questa presunta vicenda di tangenti e malasanità che nel marzo dello scorso anno ha travolto Confalonieri, fino ad allora stimato primario dell'ospedale ortopedico Pini di Milano, nonché volto televisivo intervistato da diverse emittenti, anche nazionali. Confalonieri è infatti accusato di aver caldeggiato l'acquisto di protesi ortopediche in cambio di soldi e inviti a partecipare a trasmissione televisive e convegni. Un sistema corruttivo da cui sono stati assolti "perché il fatto non sussiste" due dipendenti della B.Braun, altra multinazionale che inizialmente era stata coinvolta nella vicenda.

L'ex primario ha sempre respinto le accuse: Dipinto come un mostro

Confalonieri, 65 anni, era stato arrestato il 23 marzo dello scorso anno ed è poi tornato in libertà lo scorso novembre. Oltre all'accusa di corruzione, era finito nella bufera per alcune intercettazioni che lasciavano intendere come avesse intenzionalmente procurato delle lesioni ad alcuni suoi pazienti per "allenarsi" su alcune tecniche chirurgiche: "Eh l'ho rotto – aveva detto a proposito del femore di un'anziana paziente – gli ho fatto la via d'accesso bikini (…) per allenarmi (…) oggi ho fatto una vecchietta per allenarmi no!". Intercettazioni che secondo il chirurgo erano state estrapolate dal contesto: "Non ho rotto il femore apposta per allenarmi – ha scritto Confalonieri nella sua memoria difensiva – ma si è rotto nell'impiantare la protesi. Il verbo allenarmi era goliardico". Per alcuni l'ex primario, considerato uno dei migliori chirurghi al mondo, è già colpevole ancora prima del processo: "Deve essere linciato ed esposto in pubblica piazza", aveva scritto subito dopo il suo arresto l'ex consigliere regionale del MoVimento 5 stelle Stefano Buffagni, adesso eletto in Parlamento. Il chirurgo si è semrpe difeso dalle accuse, sostenendo di essere stato dipinto e sbattuto in prima pagina come un mostro.

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